LIBRI: "Soggetti da bar" è la prima opera di Gionata Zarbo
Gionata Zarbo |
Gionata Zarbo, ex lottatore del Pro-Fighting Imola e attualmente personal trainer alla palestra Free Time, si è cimentato nell'arte della scrittura.
“Ho sempre letto i gialli – continua – perché mi sono sempre piaciuti. Avevo l'idea di farne uno e, col Covid, avendo tanto tempo libero, mi ci sono messo. Mi piaceva quello che saltava fuori e poi la matassa si è sbrogliata da sola. Mi ispiro all'americano Joe R. Lansdale che caratterizza le sue opere da azione e sangue e al primo Carlo Lucarelli, quello de “L'ispettore Coliandro” e di “Almost Blue”, perché parla di posti di Bologna, come il Livello 57, in cui qualcuno può essere andato”.
Zarbo è soddisfatto ma è alla ricerca di una casa editrice: “Chi ha letto il libro ha detto che tiene col fiato sospeso, si legge velocemente. D'altronde mi viene facile scrivere di cose che conosco anche grazie al supporto dell'associazione L'Apostrofo di Arezzo. Stamperò un centinaio di copie e ne manderò alcune alle case editrici. Poi mi occuperò di fare alcune presentazioni. Ad esempio un posto bello potrebbe essere Cà Vaina”.
Zarbo parla del suo passato: “Lo sport mi teneva impegnato tanto, mangiavo e dormivo in funzione della gara. Smettendo con l'agonismo ma magari tenendosi in forma per il piacere di farlo, la testa e la concentrazione le ho utilizzate per scrivere ed è venuto fuori un racconto in cui in ogni capitolo succede qualcosa. Fatti, emozioni, sangue, parolacce perché il linguaggio da bar è questo, non da scienziati”.
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