FONDAZIONE: discussione sulle attività e prospettive delle Fondazioni bancarie


Lunedì pomeriggio, nella Sala Grande del Circolo Sersanti, oltre 200 persone hanno partecipato all’incontro organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola per discutere sulle attività e prospettive delle Fondazioni bancarie nei nostri territori.
Al tavolo, a fianco del Presidente della Fondazione Fabio Bacchilega, il Vescovo di Imola Giovanni Mosciatti, il Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini e il Presidente dell’Acri – l’associazione che rappresenta le Casse di Risparmio e le Fondazioni di origine bancaria – Francesco Profumo.
Molte le autorità presenti: i presidenti delle Fondazioni romagnole, i sindaci del circondario, i referenti degli
istituti di credito locali e tanti rappresentanti dell’Associazionismo cittadino venuti per seguire pareri autorevoli su un tema importante quale “Fondazioni e territori. L’esperienza imolese”.
Di esperienza imolese ha parlato il Presidente Bacchilega nella sua introduzione nella quale, dopo un breve excursus storico, ha evidenziato gli impegni attuali e le attività erogative in corso mettendo in evidenza la linea tracciata, fin dal suo insediamento, dalla amministrazione da lui guidata.
“Prudenza, correttezza e competenza – ha sottolineato il Presidente – hanno orientato il nostro agire. Amministrare la Fondazione significa amministrare un bene di tutta la città, un capitale che deve rimanere tale anche per le generazioni future. Per questa ragione uno dei valori che vogliamo sottolineare alla presenza del Presidente Francesco Profumo è l’indipendenza che gli enti simili al nostro devono mantenere nei confronti di ogni ingerenza proveniente dai governi centrali.”
Di sostenibilità, sussidiarietà e di corpi intermedi ha parlato Monsignor Giovanni Mosciatti, Vescovo di Imola il quale, aprendo il suo intervento con le parole di Papa Francesco sulle nuove economie e i nuovi stili di vita, ha concluso ribadendo la grande ricchezza del nostro territorio per quanto riguarda volontariato e associazionismo. “La Fondazione è un importantissimo centro catalizzatore di tutti i corpi intermedi, ossia dei principali soggetti dell’organizzazione delle libertà sociali. E’ grazie alla sua attitudine all’ascolto e alla sua
Fabio Bacchilega e Francesco Profumo
intelligenza della realtà che questo territorio è più ricco perché qui la persona è considerata l’elemento centrale, la vera risorsa.”
Riprendendo le parole del Presidente Bacchilega, che ricordava come l’Istruzione e la Formazione fossero il primo dei settori di intervento della Fondazione, il Rettore Francesco Ubertini ha ripercorso il lungo cammino sul quale si sono sviluppati i rapporti fra Imola, la Romagna e l’Università bolognese in questi ultimi trenta anni. Una storia che sarebbe stata sicuramente differente senza il sostanziale appoggio delle Fondazioni romagnole e che ha portato a numeri considerevoli: ventimila studenti e millecinquecento fra docenti e tecnici distribuiti sui quattro campus romagnoli (Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna) e Imola.
“Imola, la più giovane realtà universitaria in Romagna – ha concluso il Rettore - sta crescendo notevolmente grazie soprattutto all’impegno della Fondazione: sette corsi di laurea, sei master un dottorato e un magnifico
Francesco Profumo
progetto di studentato, quello dell’Osservanza. Una crescita che porterà, spero entro il mio mandato (autunno 2021 ndr), a far diventare Imola il quinto campus, ossia la quinta articolazione organizzativa romagnola dell’Alma Mater..”
A concludere l’incontro è stato l’intervento di Francesco Profumo reduce, nel pomeriggio, da una visita in città alle sedi universitarie, a Casa Cassiano Tozzoli, il centro Alzheimer realizzato dalla Fondazione e ai chiostri dell’Osservanza.
“Quanto ho visto in giornata e quanto ho sentito in questo pomeriggio conferma la strada giusta intrapresa dalla fondazione imolese. Un soggetto che ha saputo negli anni crearsi una propria autorevolezza. E’ questo un elemento indispensabili per mantenere la propria autonomia e indipendenza. Non solo risorse, ma competenze e conoscenze; non più un bancomat, ma un soggetto responsabile in grado di accompagnare e seguire le risorse investite sul territorio.” Mantenere l’appoggio alle Associazioni e ai progetti del territorio senza intaccare il patrimonio è la sfida importante di fronte alla quale si troveranno in futuro le fondazioni. “La prudenza, la trasparenza e la competenza ricordate dal Presidente Bacchilega sono le indicazioni giuste per procedere verso quelle che dovranno essere erogazioni di rendimento e non erogazioni di patrimonio.”



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