SPORT, Football Americano: Daniele Casadio lascia i Ravens: "Bei ricordi, che peccato l'epilogo"

Daniele Casadio (foto dal profilo Facebook)

“Sono stato presidente dei Ravens per nove anni e poi dirigente ma il 16 luglio è successo un fatto molto grave che tengo per me. Mi è passata, improvvisamente e senza rimorso, la voglia di fare nel mondo viola-oro”.
Daniele Casadio parla della sua esperienza con la società imolese che pratica il football americano.
“Ho aspettato un po' di tempo perché c'erano tante cose che bollivano in pentola. Poi, dopo aver risolto alcune situazioni, ho deciso in maniera repentina di lasciare questa realtà. Da tre settimane ho ufficializzato che sono fuori da questo ambiente”.
Tanti anni di militanza non si dimenticano: “Ricordo il primo giorno quando andai ad allenamento nel 2002. Eravamo un gruppo di semisconosciuti, uniti passione per football. Mi trovai bene ma è un peccato che nessuno fa ancora parte di quel nucleo. Ho militato tanti anni da giocatore e mai avrei immaginato di fare il presidente e poi il dirigente di uno sport di squadra per antonomasia”.
Casadio continua: “E' stata memorabile anche la vittoria del campionato di due anni fa e, da giocatore, la finale a Napoli nel 2009. Non rinnego il passato, ho dato tanto ai Ravens e loro a me. Ho fatto e vissuto cose piacevoli ma anche alcune negative come le persone che mi hanno deluso. Mi servirà per il futuro per non ripeterle più”.
Daniele guarda avanti: “Fra 10 anni, dedicando tanto tempo al lavoro e il restante allo sport, con la massima modestia dico che sono capace di fare il dirigente sportivo. Mi vedo all'interno di una società imolese di basket, la mia seconda passione anche se faccio fatica a dirti dove. Sono piacevolemente sorpreso che ben tre società mi hanno contatatto”.
Infine l'ex “pres” dei Ravens fa uno spot per i giovani: “Lo sport con la palla ovale insegna aspetti che altri sport non contemplano. Anzitutto la disciplina che a volte è quasi esagerata ma non a Imola. Poi il rispetto per l'avversario comune al rugby e quello per i propri compagni. Sono valori che si stanno perdendo perchè genitori e scuola non hanno tempo per educare”.

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