SERIE C1: Imolese Calcio 1919, il ritorno di Francesco Vittozzi

Gianluca Matera e Francesco Vittozzi
Imola, 5 agosto 2017 – "Due anni fa Gianluca ed io ci salutammo con un arrivederci ed eccomi qua." FRANCESCO VITTOZZI, laterale mancino classe '87, gioca nell'Imolese per un solo anno, sufficiente per lasciare un segno indelebile. La promessa fatta dal dg Matera di riportarlo 'a casa' è ora un debito saldato: Vittozzi riprende il suo posto in squadra, pronto a dar battaglia per quei colori tanto amati. "L'Imolese è una società a cui devo tanto: quella bellissima annata ha propiziato la chiamata del Futsal Cesena, che mi ha fatto debuttare in serie B. Purtroppo il bilancio della mia esperienza nel nazionale è inficiato dallo scotto che ho pagato: la stessa cosa che è capitata ai ragazzi lo scorso anno. E come loro, ora voglio meritarmi sul campo il rientro, in grande stile, in B. L'Imolese mi ha offerto la prima occasione di salire: il mio compito è ricambiare tornando insieme nella categoria che ci spetta, perchè lì abbiamo ancora tutto da dimostrare." Chi lo ha conosciuto nella stagione 2014/15 racconta del suo valore umano e sportivo, della sua cultura del lavoro e, al tempo stesso, della sua 'cattiveria' agonistica in campo: un approccio esemplare nella disciplina del futsal: "Sono dell'idea che se hai un obiettivo, devi essere disposto a fare tutto il necessario, senza riserve. Quest'anno i più giovani avranno due 'vecchietti' come me e Mantosia ad aiutarli: se remiamo tutti dalla stessa parte, potremo toglierci molte soddisfazioni. Io sono una persona generosa, ma pretendo onestà e coraggio: chi finge o si tira indietro, non è degno di essere chiamato 'compagno di squadra'. In campo? Non ci sto a perdere, mai." La C1 e la B sono due mondi che implicano strategie di gestione diverse: "Tornare in C1 richiede un cambio, in primis, sul piano mentale: bisogna essere pronti a tutto. Ad esempio non ci sarà più il tempo effettivo, che significherà che non avremo più un secondo per riprendere fiato; ci saranno tanti giocatori che scendono dalle categorie superiori e che vorranno fare il brutto e il cattivo tempo. Carobbi e Bottacini, dai quali non ho mai avuto occasione di essere allenato, sono due mister esperti e carismatici che conoscono la categoria e che, ovviamente, saranno fondamentali. Ma quello che dovrà essere il nostro plusvalore, di fronte a squadre collaudate e smaliziate, sarà il gruppo." E l'unione, si sa, fa la forza.  

Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919

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