SERIE B: Imolese Calcio 1919, sabato derby col Forlì

Imola, 8 marzo 2017 - “Finchè la matematica non ci condanna, noi continuiamo a crederci.” Donato Greco, giovane (’95) fra i giovani, è il primo a non arrendersi. Lo stop a metà della stagione scorsa, il rientro in under 21 a settembre, poi, a novembre, la prima panchina in serie B, contro il Miti Vicinalis: un percorso impervio, il suo, che, ora, lo eleva a laterale titolare, col vizio del goal: “Sapevo di dover ripartire, quest’anno, facendo la gavetta, ma non mi sono abbattuto. Ho tantissimo da imparare tecnicamente, ma credo di essere riuscito a fare il salto di qualità.” L’Imolese, così come Donato, si è trasfigurata rispetto ad inizio stagione, eppure la situazione di classifica rimane grave: “Siamo migliorati, nel gioco, sotto tutti gli aspetti, ma ancora perdiamo per un punto. Mi rendo conto che il nostro limite è mentale. I giovani non hanno le certezze degli adulti e mutano il loro atteggiamento in base agli eventi: se le cose vanno bene, nessun problema; al primo errore, si rischia il tilt. La paura di vincere è un meccanismo che si innesca quando si è fallito troppe volte, pur giocando bene: vincere diventa una responsabilità gravosa.” La partita contro la Fenice ne è la riprova: nella ripresa l’Imolese riesce a trovare in due occasioni il vantaggio, che si dissolve negli ultimi tre minuti, per una discussa valutazione arbitrale e per un errore difensivo: “Potevamo e dovevamo fare più reti prima, così da evitare questo rischio: a parte il pareggio su punizione, l’autogoal è stata una distrazione, che capita quando si è sotto pressione. E il paradosso è che, pur avendo quatto titolari in meno e pochi cambi, stavamo per vincere contro i quarti in classifica. E’ evidente che da qui alla fine, siamo tutti utili alla causa e il nostro primo obiettivo deve essere mantenere la concentrazione non per trentasei o trentanove minuti, ma per tutti e quaranta.” Sabato l’Imolese, recuperati Zanoni, Spadoni e Ventura, ospiterà il Forlì, contro cui, all’andata, avviò una sorta di miracolo, lasciandolo, però, incompiuto: “Nella ripresa ci siamo ritrovati sotto di quattro reti, ma in poco più di dodici minuti abbiamo portato il risultato sul 5 a 4: anche in questo caso abbiamo perso per un solo punto. Il Forlì è una squadra imprevedibile: ottimo portiere e nuovi giocatori per sopperire all’assenza di Pietrobom e Lesce. Noi abbiamo un debito, con la società, col mister e con noi stessi: fino all’ultimo minuto dovremo dare tutto e anche di più.”

Prossimo turno – CAMPIONATO (Imola, 11/03, ore 15.00): IMOLESE CALCIO 1919 - FORLI' CALCIO A CINQUE

Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919

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