SERIE B: Imolese Calcio 1919, sconfitta con la Fenice

IMOLESE CALCIO 1919 - FENICE VENEZIA MESTRE:  0 - 2
FENICE: Brugnolo, Caregnato, Vanin, Meo, Zupperdoni, De Battista, Giommoni, Ortolan, Cavaglià, Hasaj, Nalesso, Molin. All. Pagana.
IMOLESE: Paciaroni, Malafronte, Bandini, Avdullai, Radesco, Ventura, Zanoni, Paolini, Salvini, Maccaferri, Signorini, Badahi. All. Carobbi.
ARBITRI: TURRINI di Pontedera e PUVIA di Carrara; cronometrista, MAZZONE di Imola.
RETI: p.t. 1' Meo (F), 16' Cavaglià (F).
AMMONITI: Bandini, Nalesso, De Battista.
ESPULSI: -

Imola, 19 novembre 2016 - Giovani contro giovani, una storia consolidata, quella della Fenice, un'altra più recente, quella dell'Imolese. Il risultato è una partita imprevedibile, in cui agonismo e atleticità tengono banco dal primo all'ultimo secondo. Sono i veneti a vincere, con un 2 a 0 forse troppo perentorio per un'Imolese combattiva ed audace. La Fenice affonda il primo colpo dopo un solo minuto: da distanza ravvicinata il tiro piazzato di Meo entra nell'angolo alto della porta. L'errore non pregiudica il gioco dei locali, il cui ritmo elevato trova risposta a tono negli avversari. Il pressing estremo dell'Imolese da una parte, la difesa a zona degli ospiti dall'altra: due stili a confronto che si concedono poche sviste. Le manovre offensive si equivalgono nella quantità, ma non nell'efficacia conclusiva. Al 12' i rossoblu assediano l'area veneta, pur fallendo il bersaglio: Badahi chiude di poco fuori l'ottimo retropassaggio di Paolini; Ventura (nato e cresciuto proprio nella Fenice) colpisce in pieno la traversa; il rasoterra di Paolini viene deviato fuori in extremis dall'attento portiere ospite. Per contro, al 16', l'area rossoblu rimane scoperta e Cavaglià, su diagonale all'altezza del secondo palo, raddoppia. Al 19', il diagonale da fuori area di Ventura è l'ultimo tentativo della prima frazione: ancora una volta la difesa avversaria respinge al mittente. Nella ripresa la Fenice, presa coscienza della pericolosità dell'avversario, cambia strategia, al fine di preservare il sufficiente vantaggio accumulato: la squadra si ritrae in difesa, alzando un muro invalicabile. L'Imolese, invece, aumenta esponenzialmente le manovre offensive, acquisendo una coralità di gioco assente nella prima frazione. Al 6' Maccaferri ruba palla in pressione e inverte la direzione di gioco: s'invola sulla fascia e serve in area Paolini, intercettato dalle retrovie avversarie. All'8' prima Paolini perde l'uno contro uno col portiere avversario, poi Bandini si fa parare un rasoterra dal limite dell'area. Non mancano gli agguati su ripartenza dei veneti, che all'8' colpiscono in pieno il palo. La partita lascia trapelare un nervosismo crescente: se l'Imolese, pur pervasa da un senso di frustrazione per lo stillicidio di colpi falliti, si accanisce in fase offensiva, la Fenice non può permettersi di abbassare il livello di allerta. Le ottime intenzioni dei rossoblu non si traducono in atto neppure col portiere di movimento, attuato con perizia a partire dal 15': i tiri di Ventura, Badahi e Maccaferri s'imbattono in una porta blindata. La Fenice, esempio di equilibrio ed efficienza in tutti i reparti, ottiene la vittoria gestendo al meglio, nella ripresa, il tesoretto della prima frazione. L'Imolese è il leone che ruggisce, ma che non azzanna la preda: le gesta a tratti spettacolari non valgono gli ambiti tre punti.


Prossimo turno – CAMPIONATO (S. Martino in Strada, 26/11, ore 15.00): CALCIO A CINQUE FORLÌ - IMOLESE CALCIO 1919

Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919

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