ARBITRI: Claudio Zuanetti insegna a Imola
Una interessante lezione tecnica ha coinvolto i fischietti imolesi, che insieme al loro Presidente, Daniele Tosi, hanno avuto
il piacere di ospitare Claudio Zuanetti della Sezione di Treviso, Componente
della Commissione Arbitri Nazionale Calcio a 5, sorteggiato dall’AIA per le consuete
visite nelle Sezioni italiane.
Presenti per l’occasione i vertici sezionali, un ampio
parterre di associati e numerosi colleghi inquadrati nei ruoli regionali e
nazionali del calcio a 5 provenienti dalle sezioni limitrofe, tra cui il
nazionale imolese Natale Mazzone.
Salutata la platea, Zuanetti ha subito esordito
ripercorrendo con un breve excursus storico la figura dell’arbitro, del
regolamento, della struttura e dell’organizzazione interna ed esterna del
calcio a 5, disciplina in parte sottostimata nel passato ma che nell’ultimo
decennio ha subìto una consistente crescita e considerazione da parte del
movimento calcistico e dagli addetti ai lavori. Una trasformazione quest’oggi
sotto gli occhi di tutti e che pone l’AIA all’avanguardia poiché, citando il
responsabile nazionale Massimo Cumbo, nessun’altra federazione al mondo
possiede una struttura tecnica che equivalga alla CAN 5, i cui tratti salienti
sono resi oltremodo tangibili dal passaggio-evoluzione del singolo arbitro
delle origini all’attuale team composto dai due arbitri, crono-man e terzo
arbitro; a completare il quadro prestigiosi e lusinghieri risultati
internazionali, frutto di un lavoro costante, fatto di attenzione, strumenti
innovativi e continue sessioni di studio.
Zuanetti ha sottolineato come il calcio a 5 sia, a suo
giudizio, una disciplina «nuova, moderna, sfidante» che sottopone l’arbitro a
notevoli difficoltà e necessita di una preparazione tecnica mirata, dissimile
per molti versi da quella del calcio a 11. Basti pensare anzitutto alla
rapidità di gioco rappresentata dai 4 secondi, che seppur su distanze ridotte
costringe l’arbitro a tempi di reazione rapidissimi, per far fronte ad azioni
che da difensive diventano offensive nello stretto spazio di 2-3 secondi. Si
aggiungono, inoltre, le numerose peculiarità del calcio a 5, tipicamente da
sport indoor: i falli cumulativi, il tiro libero, il vantaggio, il portiere di
movimento, le espulsioni a tempo, la condotta gravemente sleale, il calcio
d’angolo, la rimessa laterale e dal fondo e la gestualità codificata. Tutto ciò
non lesina gli arbitri che aspirino alle massime categorie nazionali dal
lavorare e migliorare alcuni punti fermi sui quali punta il Settore Tecnico,
nel dettaglio: la preparazione atletica, per una direzione di gara caratterizzata
da rapidi e incessanti scatti brevi; la celerità decisionale, per far fronte ad
uno sport dinamico per definizione e totalmente privo di tempi morti; l’intuito
tattico, così da poter percepire gli sviluppi di un’azione di gioco, agendo con
prontezza e reattività ma allo stesso tempo con ampia visione di gioco;
l’angolo visivo ottimale, indispensabile per interpretare correttamente
specifiche circostanze di gioco; una grande concentrazione, al fine di valutare
tutte le tipologie di falli e contrasti, per meglio comprendere quando il gioco
va fatto proseguire; un forte autocontrollo, per affrontare adeguatamente la
costante pressione cui si è sottoposti.
Alla fine del suo lungo e particolareggiato intervento
Zuanetti ha pertanto invitato i tanti ragazzi presenti a provare a misurarsi
con il futsal, una realtà composta da un solido gruppo, che la platea ha avuto
modo di apprezzare tramite la visione di due diversi filmati, concernenti il
raduno precampionato della CAN 5 e la rubrica video della Divisione Calcio a 5
“This is Futsal”.
Soddisfatti per la proficua serata, l’incontro si è concluso
con un piccolo rinfresco all’interno dei locali sezionali, seguito da una
conviviale presso un noto ristorante imolese. (tratto da www.aiaimola.it)
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