SERIE B: ll'Ma Group mette a segno un gran colpo: ingaggiato Bruno Salerno
Il sogno diventa realtà. L’oggetto del desiderio dell’Ma
Group per il ruolo di pivot ora ha un nome e un cognome. Si tratta di Bruno
Salerno, nato a Rio De Janeiro l’11 luglio 1984, 181 centimetri per 82 chilogrammi ,
mancino che calcia bene anche con l’altro piede. Per lui parlano i gol e
infatti nelle stagioni in Italia ha segnato 45 reti nelle due stagioni vissute
a Regalbuto tra serie B e A2, 83
a Messina tra C1 e B. L’ultimo anno Salerno ha iniziato
allo Scafati Santa Maria in A2 andando a segno tre volte e poi è passato alla
Reggiana dove ha contribuito alla promozione in serie A2 col cospicuo bottino
di 23 segnature.
“La trattativa – dice Salerno – è andata molto bene. Conosco
principalmente mister Dall’Olio e so che il suo progetto è ambizioso. Ringrazio
anche il mio amico e presidente della Reggiana Gigi Manfredini che mi ha
liberato. E dico grazie anche a Zaccheroni e Andrea Gubellini che fanno un
sacrificio per portarmi a Imola. Sono veramente felice di giocare vicino a
Reggio Emilia dove ho tanti amici”.
Il nuovo pivot dell’Ma Group si presenta ai tifosi: “Il mio
contributo consisterà in tanta voglia di fare bene, molta grinta e speriamo
tanti gol. Sono un giocatore molto forte fisicamente che mi permette di fare il
lavoro del pivot ma ho le qualità per disimpegnarmi anche da laterale”.
Salerno non si sbilancia sui gol che potrà fare: “Non
prometto nulla ma credo che se starò bene fisicamente e mentalmente i gol
arriveranno”.
Il 28enne torna sul mister: “Sono felice di giocare ancora
un anno con mister Dall’Olio che ha creduto in me fin dall’inizio e il nostro
lavoro è stato ripagato con la vittoria del campionato. Speriamo di ripeterci”.
Il direttore sportivo Massimiliano Zaccheroni è raggiante
per il colpo grosso messo a segno: “La trattativa è stata lunga ma Bruno era il
nostro obiettivo principale. Un pivot come lui in serie B lo hanno in pochi.
Grazie al fatto che a Reggio Emilia hanno preso altre strade e alla stretta
collaborazione con Gigi Manfredini ce l’abbiamo fatta”.
L’ammirazione di Zaccheroni per Salerno è enorme: “Lo
conosciamo tutti e per lui parlano i fatti. E’ il pivot che dà profondità alla
squadra, spalle rivolte alla porta, appoggia al laterale o al centrale per il
tiro, si gira in un fazzoletto. Si tratta di un elemento fortemente voluto, un
lusso per questa categoria. Noi siamo riusciti a portarlo a Imola e lui ha
creduto nel nostro progetto dove le strategie sono ben delineate. Abbiamo
risposto con i fatti e con concretezza”.
Mirko Melandri
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