MISCELLANEA: l'esperienza di Castel Guelfo


IL CAMPETTO è stato il passatempo nei pomeriggi di scuola, quando si diventa più adulti andando verso gli ‘anta’ è il luogo dove passare una serata con gli amici tirando calci ad un pallone; poi il terzo tempo in pizzeria a bere una birra. Da qualche anno a Castel Guelfo si è diffusa la moda del calcetto, è più facile coinvolgere 10 giocatori che i classici 22 per riempire un campo lungo 100 metri e largo 64. Quasi tutte le sere una marea colorata si sfida negli impianti attigui al PalaMarchetti, uno all’aperto e l’altro al coperto. Mentre dal 2008 è stato realizzato il campo dedicato a Thomas Bressan che si trova nel parco della scuola parrocchiale, un bel green, teatro delle partite fra chi frequenta la ‘Pioppa’, solitamente si gioca il martedì.
Un gruppo di amici consolidato, quando manca qualcuno partono sms e chiamate per sostituire chi è assente a causa del lavoro, dell’influenza o di un improvviso impegmo famigliare; quando la temperatura è rigida e le condizioni climatiche sono proibitive ci si sposta nel campo coperto del palazzetto.
Il martedì, mentre alla ‘Pioppa’ si gioca, si fa altrettanto in viale 2 Giugno, dove arrivano i ragazzi della Compagnia dei Carabinieri di Medicina, una partita dove a tenere banco sono i dialetti di tutta Italia; le squadre vengono completate dai guelfesi convocati per l’occasione. Il mercoledì la maratona del calcetto continua, al palasport scende in campo il gruppo di Mattia Gambetti che convoca i suoi dieci giocatori con un sms. Partite tiratissime all’ultimo gol che vedono protagonisti i portieri Boninsegna e Busi, volano gli sfottò con i vari Zaccardo, Neri, Tabellini, Camporesi, Pellegrino, Pirazzini, Pisani e molti altri che vengono di volta in volta. Spesso vince la squadra di Gambetti. Il giovedì è invece dedicato alla partita degli ‘anta’, come accade per i Gambetti friend’s le convocazioni vengono fatte con un sms del maresciallo Bruno Micomonaco, ci sono i titolarissimi e le riserve che ‘gufano’ per poter entrare nell’elite dei dieci prescelti. Non manca mai l’ex sindaco Dino Landi, il capitano Cattaneo della compagnia di Medicina, il direttore dell’Outlet Luca Piccolo con la sua immancabile maglia di Cavani, Daniele Padovani, Claudio Iannicello, Luigi Gardenghi, Giuseppe Inturre e i portieri Luca Boninsegna (uno stakanovista che gioca tre sere a settimana) e Mario Prete. Le squadre vengono composte in maniera originale: in una busta ci sono le biglie bianche e quello nere, spesso la sorte da vita a partite squilibrate. Nel 2010 quelli del giovedì hanno partecipato e vinto il primo torneo Padre Zoffoli over 35.
Antonio Montefusco
(tratto da Il Resto del Carlino di mercoledì 23 febbraio 2011)

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