Calcio a 5, la Fomet batte la capolista e resta in corsa per il quarto posto
4-2
FOMET IMOLA: Gubellini, Regina, Cavalli, Busillo, Tres Rudinei, Tabanelli, Trevisani, Machado, Canonica, Battaglia. All. Mario Neri.
SANGIORGESE: Traini, Tomasini, Gabaldi, Mindoli, Volpato, Del Pizzo, Bedin, Salles, Lara, Morosini, Luciani. All.: Paolo Perugini.
Arbitri: Gianluca Dalmas di Milano, Luca Giacomin di Mestre e Alessandro Conti di Bologna. Marcatori: 3’ pt Machado, 17’ pt Canonica, 18’ pt Volpato, 4’ st Machado, 18’ st Volpato, 19’ st Machado.
Note: ammoniti Betti, Tres Rudinei, Del Pizzo.
IMOLA – Una Fomet da stropicciarsi gli occhi ha battuto meritatamente la capolista Sangiorgese, gli imolesi si sono imposti 4-2 e il punteggio finale non rende giustizia ai rossoblù che hanno dominato dal primo all’ultimo minuto. Assoluto protagonista l’ex Mario Josè Machado, autore di una tripletta. Il numero dieci di casa ha stravinto il duello a distanza con l’attesissimo ex Flavio Morosini in ombra per tutto il match. La Fomet costringe subito gli ospiti nella propria metà campo e, al 3’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Machado apre il suo pomeriggio di grazia battendo per la prima volta Traini. I marchigiani reagiscono, Imola regge bene in difesa e in contropiede segna il 2-0 (17’) con Canonica. Passano 30 secondi e la squadra di Perugini, sfruttando un’indecisione della difesa di casa dimezza il vantaggio con Volpato. La ripresa comincia con l’assedio dei marchigiani ma la difesa di Imola non si fa sorprendere. Il portiere della Fomet, Lorenzo Battaglia, ingaggia un duello personale con Bedin che non riesce a segnare. Al 4’ la Fomet va in gol ancora una volta con il solito Machado che manda in visibilio il pubblico della palestra Cavina. Avanti di due gol il team di Mario Neri gioca bene ma non riesce a chiudere il match e il San Giorgio non demorde e riesce a segnare il 3-2 con Volpato a 2’18’’ dall’ultima sirena. Gli ultimi minuti sono un forcing contiunuo finchè a 37’’ dalla fine è Machado a segnare con un tiro dalla propria metà campo beffando Morosini, impiegato come uomo di movimento. Ma la sera tutti amici a bere un buon cocktail al Cafè Porteno.
FOMET IMOLA: Gubellini, Regina, Cavalli, Busillo, Tres Rudinei, Tabanelli, Trevisani, Machado, Canonica, Battaglia. All. Mario Neri.
SANGIORGESE: Traini, Tomasini, Gabaldi, Mindoli, Volpato, Del Pizzo, Bedin, Salles, Lara, Morosini, Luciani. All.: Paolo Perugini.
Arbitri: Gianluca Dalmas di Milano, Luca Giacomin di Mestre e Alessandro Conti di Bologna. Marcatori: 3’ pt Machado, 17’ pt Canonica, 18’ pt Volpato, 4’ st Machado, 18’ st Volpato, 19’ st Machado.
Note: ammoniti Betti, Tres Rudinei, Del Pizzo.
IMOLA – Una Fomet da stropicciarsi gli occhi ha battuto meritatamente la capolista Sangiorgese, gli imolesi si sono imposti 4-2 e il punteggio finale non rende giustizia ai rossoblù che hanno dominato dal primo all’ultimo minuto. Assoluto protagonista l’ex Mario Josè Machado, autore di una tripletta. Il numero dieci di casa ha stravinto il duello a distanza con l’attesissimo ex Flavio Morosini in ombra per tutto il match. La Fomet costringe subito gli ospiti nella propria metà campo e, al 3’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Machado apre il suo pomeriggio di grazia battendo per la prima volta Traini. I marchigiani reagiscono, Imola regge bene in difesa e in contropiede segna il 2-0 (17’) con Canonica. Passano 30 secondi e la squadra di Perugini, sfruttando un’indecisione della difesa di casa dimezza il vantaggio con Volpato. La ripresa comincia con l’assedio dei marchigiani ma la difesa di Imola non si fa sorprendere. Il portiere della Fomet, Lorenzo Battaglia, ingaggia un duello personale con Bedin che non riesce a segnare. Al 4’ la Fomet va in gol ancora una volta con il solito Machado che manda in visibilio il pubblico della palestra Cavina. Avanti di due gol il team di Mario Neri gioca bene ma non riesce a chiudere il match e il San Giorgio non demorde e riesce a segnare il 3-2 con Volpato a 2’18’’ dall’ultima sirena. Gli ultimi minuti sono un forcing contiunuo finchè a 37’’ dalla fine è Machado a segnare con un tiro dalla propria metà campo beffando Morosini, impiegato come uomo di movimento. Ma la sera tutti amici a bere un buon cocktail al Cafè Porteno.
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