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venerdì 3 giugno 2022

AUGURI VINICIO: il Comune ha organizzato la cerimonia per la Festa della Repubblica

Si è svolta nel tardo pomeriggio la cerimonia organizzata dal Comune di Imola per celebrare il 2 giugno, Festa della Repubblica. In apertura di cerimonia, alla presenza delle autorità politiche, civili e militari, dei rappresentati delle forze dell’ordine e delle associazioni d’arma e partigiane, il sindaco Marco Panieri ha deposto una corona di alloro alla lapide che riporta l’Albo d’Onore dei decorati al valor militare e per merito di guerra dei Comuni di Imola, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Dozza, Fontanelice, Mordano dall’annessione della Romagna al Regno d’Italia (1860) fino al termine della seconda guerra mondiale (1945). La lapide è posta a metà dello scalone nobile del palazzo Comunale.

Una volta deposta la corona ed eseguito ‘Il silenzio’, da parte di Riccardo Baldisserri, trombettista della Filarmonica Imolese, i presenti si sono recati in piazza Matteotti, dove il sindaco Panieri ha tenuto il saluto ufficiale, prima del concerto della Filarmonica Imolese, della Banda Musicale Città di Imola, diretta dal maestro Gian Paolo Luppi. Un concerto molto apprezzato dal numeroso pubblico e
conclusosi con l’Inno di Mameli.

Panieri: “impegno, tenacia e talvolta il sacrificio devono essere il faro e l’architrave su cui reggere la nostra Repubblica” - “La ricorrenza che viviamo oggi in tutto il Paese è molto importante e rappresenta uno snodo storico fondamentale che ha contribuito alla


costruzione e alla trasformazione della
nostra identità nazionale” ha detto il sindaco Marco Panieri nel portare il saluto ufficiale, aggiungendo “è un evento sentito perché avvenuto con una grande partecipazione popolare. E questa volta a differenza del passato la partecipazione collettiva di tutti, nessuno escluso, diventava non un’eccezione, ma la regola, l’impianto, il criterio con cui definire l’avvenire della Nazione. Perché con il Referendum sulla Forma Istituzionale dello Stato del 2 giugno 1946, esattamente 76 anni fa, gli Italiani sceglievano, con un’affluenza di quasi il 90%, di far nascere la Repubblica Italiana”.

Panieri ha poi evidenziato che “a

Il sindaco di Imola Marco Panieri
differenza del passato, le donne per la prima volta esercitarono anch’esse il diritto di voto. Un passo avanti di civiltà, giustizia e pari opportunità da ricordare e da
riconoscere come centrale per lo sviluppo politico, sociale e culturale del nostro Paese”.

A Imola l’adesione al voto raggiunse percentuali fra le più alte in Italia, così come la scelta della Repubblica fu molto al di sopra della media nazionale. A testimoniare quanto radicati fossero i valori di libertà e democrazia, che avevano animato con sacrificio anche la Resistenza e la lotta di Liberazione, facendo meritare alla nostra Città la Medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana” ha proseguito il sindaco Marco Panieri, che a questo proposito ha voluto ricordare, con un grande applauso, il presidente onorario dell’Anpi, Carlo Smuraglia, scomparso nei giorni scorsi.

Dal voto referendario con cui il popolo italiano sceglieva la Repubblica, si inaugurava dopo la dittatura fascista e la tragedia bellica, una nuova pagina della nostra storia. L’Italia avrebbe poi, con la Carta costituzionale, edificato un riferimento sicuro su cui realizzare una nuova comunità, un programma esigente da attuare, all’insegna dei valori della pace e della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà sociale. La Costituzione dev’essere il punto di riferimento del nostro agire quotidiano sia come amministratori pubblici sia per i cittadini – ha poi aggiunto il primo cittadino -. Di questa scelta e di quei valori dobbiamo essere eredi orgogliosi e vigili. Siamo chiamati a metterli in pratica e trasmetterli attraverso l’esempio. Un compito che spetta ad ogni


cittadino ed a maggior ragione a chi rappresenta le istituzioni
, che è al servizio di tutti. E senza dare nulla per scontato: penso in questo tempo al valore irrinunciabile della Pace, che deve essere una priorità assoluta di chiunque abbia un ruolo di responsabilità!”

Proprio parlando di pace, Panieri ha lanciato un appello “i conflitti bellici, che gravano soprattutto sulla popolazione civile, devono essere interrotti. Non solo in Ucraina, a seguito dell’ingiustificata e intollerabile invasione russa, ma in tutto il mondo. Soltanto insieme, in un confronto sano e civile, con un rispetto rigoroso delle regole del confronto e della dialettica politica, si può costruire una comunità forte e democratica. Il dialogo e il rispetto reciproco non possono venire mai meno, per nessun motivo, ed è fondamentale essere capaci nei momenti in cui è necessario essere uniti, compatti e ricordarsi di una base di valori di fondo che è irrinunciabile”, aggiungendo “grazie alla grande solidarietà messa in campo dalla nostra città, da cittadini/cittadine che hanno contribuito ad accogliere e integrare nella nostra comunità molti profughi ucraini”.

Nel suo intervento, il sindaco Panieri ha poi fatto ancora un richiamo forte alla Costituzione: “la
nostra Costituzione ci ricorda che dobbiamo fare ancora tanto,
innanzitutto ci dice che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che rendono le persone più diseguali (come recita art.3), perché l’Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro (come recita art.1) e perché la Repubblica tutela la Salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, garantendo cure gratuite, anche agli indigenti (come recita art. 32). Per un sindaco questi tre articoli sono fondamentali. Impegnati e volenterosi a fare di più. Con questo spirito rinnoviamo la fiducia e l’adesione alla nostra Repubblica”.

Impegno, tenacia e talvolta il sacrificio di decine di cittadini e di personalità che senza chiedere nulla per sé si sono spesi senza riserve, pagando anche con la vita la loro dedizione per il Bene Comune devono essere il faro e l’architrave su cui reggere la nostra Repubblica ha proseguito il sindaco


Panieri
, spiegando: “proprio pochi giorni fa abbiamo celebrato in questa piazza, insieme ai giovani delle scuole della nostra città - considero questi giovani la speranza del nostro Paese -, i 30 anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita il Giudice Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta”.

Ecco, allora, dal primo cittadino imolese il “grazie alle Forze dell’Ordine, agli Operatori Sanitari e ai tanti che nei loro ruoli ogni giorno contribuiscono al bene comune. Insieme portiamo avanti in modo serrato l’impegno, dando un segnale tangibile per la nostra comunità”.

Infine il sindaco Panieri ha concluso ringraziando “tutti coloro che si sono spesi per la giornata di oggi e la Banda Musicale della Città di Imola, che anche quest’anno chiuderà con la musica le celebrazioni della Festa della Repubblica. Un momento identitario di comunità da vivere insieme, che ci ricorda chi siamo e che festeggia i nostri Valori e la lungimirante scelta Repubblicana. Viva l’Italia, viva Imola, viva la Repubblica e viva la PACE!”.

Imola, 2 giugno 2021                                    CAPO UFFICIO STAMPA (Dott. Vinicio Dall’Ara)

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