STORIA: il generale Anders e l'area a lui dedicata
A Imola esiste un’area verde
intitolata al gen. Anders. Per alcuni il nome è ignoto, o forse non
sanno che esiste uno spazio a lui dedicato. Ma se chiedete al
passante se conosce un’area con un orsetto scolpito, allora la
risposta è scontata perché molti, percorrendo la via della
Resistenza, l’hanno vista, senza magari conoscerne il significato
e la sua ragione d’essere.
Poche e succinte informazioni: 14
aprile 1944, pomeriggio, gli ultimi tedeschi lasciano Imola. Poco
dopo soldati polacchi, guidati dal gen. Wladyslaw Anders, del 2°
Corpo d’armata entrano da Porta dei Servi, attraversando proprio
quest’area. Una mascotte li accompagna: un orso, chiamato Wojtek.

Ed ora, il progetto più recente si
pone come obiettivo di “rivisitare” il piccolo parco intitolato
al generale,
portando in loco la stele del ponte sul Santerno, e
progettare l’intero spazio con la statua dell’orsetto Wojtek ,
dove troverà posto il monumento a figura intera, dedicato al
generale Anders e realizzata sempre dall’artista Luigi Enzo Mattei.
Quale miglior occasione per coinvolgere i giovani studenti, forze
“vive” della città, e far conoscere loro la storia più recente
della città?
Ecco allora, l’idea intraprendere un
percorso condiviso per il completamento e la sistemazione di tale
area, oggi di fatto vuota, realizzando il nuovo memoriale, con la
collocazione e l’integrazione nell’area di altri elementi
commemorativi e rappresentativi delle attività svolte dal gen.
Anders e dall’esercito polacco “trascinando”, nell’intero
iter progettuale, gli Istituti d’istruzione presenti nel
territorio.

I primi a essere stati avvicinati sono
stati gli studenti del corso CAT che hanno aderito con entusiasmo e
passione all’iniziativa.
La attività (che per l’IIS Paolini
sono rientrate fra le attività di alternanza scuola-lavoro) hanno
riguardato il rilievo topografico dell’area, la sistemazione
generale dell’area, anche con l’individuazione di alcuni elementi
tecnici e la scelta dei materiali, e la progettazione del verde.
Gli studenti, dopo il rilievo e i
sopralluoghi nell’area, un primo incontro con gli artisti e i
rappresentanti dell’Associazione “Eredità e Memoria” e una
ricerca storica sulle attività e la figura del Generale Anders e
dell’esercito polacco, hanno fatto un’analisi critica della
situazione dei luoghi e, ciascuno in autonomia, hanno restituito le
loro “suggestioni” in merito, individuando le criticità
dell’area, i punti di forza e debolezza, gli obiettivi preminenti
da raggiungere e una prima idea di sistemazione dell’area.
Nell’incontro successivo, presso
l’Università di Imola, gli studenti hanno presentato il loro modus
operandi e i lavori svolti, con un proficuo scambio di idee con gli
artisti e i rappresentanti dell’Associazione.
Successivamente gli studenti, riunitisi
in gruppi di lavoro, hanno provveduto a redigere dei progetti più
completi, traendo spunto non solo dalle proprie idee e convinzioni,
ma anche da quanto di positivo avevano riscontrato nel lavoro degli
altri, con approfondimenti tecnici. I lavori finali a volte hanno
rispecchiato l’idea iniziale di uno o più studenti del gruppo, a
volte ne hanno generate di totalmente nuove, derivanti dai nuovi
stimoli ricevuti negli incontri plenari.
Diverso è stato l’approccio per gli
studenti del corso di laurea in Verde Ornamentale e Tutela del
Paesaggio dell’Università di Bologna, sede di Imola, che sono
stati organizzati, fin dall’inizio, in gruppi di lavoro per la
progettazione di questo spazio (lezioni di Storia dei Giardini e del
Paesaggio). Le proposte erano maggiormente improntate, oltre a quella
progettuale, alla ricerca delle essenze arboree e arbustive, alla
messa in relazione: storia e colori, essenze vegetali e significati
corrispondenti, profumi e fioriture.
È indubbio che lo scambio-confronto in
itinere è stato molto fruttuoso e stimolante per tutti.
E oggi?
L’individuazione di un percorso di
condivisione, scambio e confronto reciproco, ha certamente portato a
un arricchimento personale dei docenti e di tutti i partecipanti al
cammino fino ad oggi intrapreso.
La redazione di 14 Progetti (5 della 5R
CAT del Paolini e 9 degli studenti dell’Università) che, a tratti
con la loro ingenuità, a tratti con le loro intuizioni, certamente
con la loro ricerca, il loro lavoro e il loro approfondimento, hanno
dato importanti spunti per quella che, ci si augura, sarà la
sistemazione finale dell’area, intitolata al gen. Anders, adiacente
alla Chiesa della Coraglia, è compresa tra via della Resistenza, via
Molino Vecchio e via Coraglia.
Il tutto è stato svolto in sinergia e
in continuo scambio e confronto fra tutti i soggetti interessati
nella fase appena conclusa: l’associazione, le scuole, gli artisti,
senza tralasciare gli Enti istituzionalmente preposti per verificare
la fattibilità dell’idea, con tempi e modalità ancora da
definire.
Proff.i Fabrizia Palazzo (per l’IIS
Paolini) e Moreno Daini (per l’Università di Bologna).
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