Un
cartellone che guarda al teatro contemporaneo con incursioni nei
classici moderni: è questa la formula del Teatro Stignani che
presenta la nuova stagione di prosa in programma da dicembre 2018 ad
aprile 2019. Autori eccelsi, grandi
prove d’attore e la massima cura nelle scelte artistiche
caratterizzano ormai da anni il cartellone dello Stignani, che si
appresta ad aprire le porte al suo pubblico affezionato per un altro
indimenticabile viaggio sul palcoscenico.
Il
cartellone
Dal
5 al 9 dicembre 2018
QUESTI
FANTASMI! di Eduardo De Filippo
con
Gianfelice Imparato; regia di Marco Tullio Giordana
La
nuova stagione dello Stignani debutta il 5 dicembre con un classico
del teatro italiano: Questi
fantasmi! di Eduardo De Filippo. La commedia in tre atti, scritta
nel 1945, fu una delle prime opere di Eduardo De Filippo a essere
rappresentata all'estero. Lo spettacolo ha raccolto unanimi consensi
in tutte le sue edizioni, un successo assoluto ascrivibile allo
straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto
equilibrio tra comico e tragico, propone uno dei temi centrali della
drammaturgia eduardiana: quello della vita messa fra parentesi e
sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera,
imposta agli uomini dalle circostanze. Per la sua realizzazione
Eduardo si ispirò a un episodio di cui fu protagonista suo padre,
Eduardo Scarpetta. Racconta quest’ultimo che la sua famiglia, in
ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria
abitazione da un giorno all’altro. Il padre riuscì a trovare in
poco tempo una nuova sistemazione, all’apparenza eccezionale, in
rapporto all'affitto ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si
chiarì il mistero: la casa era frequentata da un impertinente
“monaciello”, lo spiritello di tradizione napoletana.
“Eduardo
è uno dei nostri grandi monumenti del ‘900 – rileva il
regista Marco Tullio Giordana – conosciuto e rappresentato, insieme
a Pirandello, nei teatri di tutto il mondo. Grandezza che non è
sbiadita col tempo, non vale solo come testimone di un’epoca. Al
contrario, l’attualità di Questi fantasmi! è per me
addirittura sconcertante. Emerge dal testo non solo la Napoli
grandiosa e miserabile del dopoguerra, la vita grama, la presenza
liberatrice/dominatrice degli Alleati, ma anche un sentimento di
dolore che non ha mai abbandonato la città e insieme il suo
controcanto gioioso, quello che Ungaretti chiamerebbe “l’allegria
del naufragio”.
Dal
16 al 20 gennaio 2019
LA NOTTE
POCO PRIMA DELLE FORESTE di Bernard-Marie Koltès
con
Pierfrancesco Favino; regia di Lorenzo Gioielli
L’anno
nuovo si apre con lo spettacolo più atteso nei teatri italiani: La
notte poco prima delle foreste di Bernard-Marie Koltès,
con Pierfrancesco Favino, un atto unico per un attore unico.
Un piccolo
estratto dello spettacolo ha commosso milioni di italiani all’ultimo
festival di Sanremo.
“Nella
notte poco prima delle foreste, poco prima del punto di non ritorno
della nostra umanità, poco prima della fine del mondo, un uomo, uno
straniero, un estraneo, un diverso che ha tentato in tutti i modi
di diventare un eguale, ferma nella pioggia un ragazzo, che
sembra un bambino immacolato - chiosa Lorenzo Gioielli nelle sue note
di regia - Qualunque cosa aggiunga e qualunque tentativo di spiegare
cosa dice l’estraneo al giovane farebbe un torto a Koltès, a
Favino e al pubblico. Le piane e corrette parole servirebbero
soltanto a limitare la dolorosa vastità dell’interprete e a
minimizzare la sconcertante bellezza del testo”. L’intelaiatura
di quest’opera è un paradigma straordinario, un testo fluentissimo
e irto nella sua prosa vertiginosa, aliena da punteggiatura ferma,
tutta pervasa di anacoluti e biasimi. I temi assoluti di questo
autore francese prematuramente scomparso a quarant’anni affiorano
in una comunicazione per voce solista, un poema dall’impianto
teatrale che tocca i problemi dell’identità, della moralità,
dell’isolamento, dell’amore non facile. Un testo di cui
Favino dice: "Sono innamorato di questo testo, perché Koltès
sceglie di non dare risposte e le sue parole creano immagini,
emozioni… direi che è più vicino alla musica. Racconta una storia
che riguarda tutti, il bisogno estremo degli altri, dello stare
insieme e, al tempo stesso, l’insofferenza dello stare insieme".
Dal 30
gennaio al 3 febbraio 2019
CITA A
CIEGAS (APPUNTAMENTO AL BUIO) di Mario Diament
con Gioele
Dix, Laura Marinoni, Sara Bertelà, Elias Schilton, Roberta Lanave
traduzione,
adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah
Un
uomo cieco è seduto su una panchina di un parco a Buenos Aires. È
un famoso scrittore e filosofo – chiaramente ispirato all’autore
argentino Jorge Luis Borges
– abituato a godersi l’aria mattutina. Quella mattina, la sua
meditazione viene interrotta da un passante: da qui una serie di
incontri e dialoghi svelano legami tra i personaggi sempre più
inquietanti, misteriosi e a tratti inaspettatamente divertenti. Lo
scrittore cieco, interpretato da Gioele
Dix, non può vedere ma è in grado
di comprendere il mondo meglio di chiunque altro. Grazie a lui si
sciolgono tutti i nodi stretti intorno all’anima dei personaggi che
di volta in volta si siedono su quella panchina “psicanalitica”.
Amore, passione, abbandono e scoperta, in una parola la vita è la
protagonista di una commedia tragica e ironica al tempo stesso. In
Argentina, Borges è popolare come una star del calcio, e Diament
lo mette al centro del capolavoro,
rappresentato in tutto il mondo con straordinario successo. Come
Borges, che crebbe parlando e scrivendo in inglese e spagnolo e visse
in diversi paesi, Mario Diament è uno scrittore interculturale, un
emigrato e un esule che scrive sull’Argentina, sull’identità e
l’isolamento, come fece il grande poeta argentino. Un thriller
appassionante, un avvincente intreccio di incontri apparentemente
casuali dove violenza, inquietudine e comicità si insinuano dentro
rapporti d’amore.
Dal 6 al
10 febbraio 2019
MISS
MARPLE: GIOCHI DI PRESTIGIO di Agatha Christie
Adattamento
di Edoardo Erba
con Maria
Amelia Monti e Roberto Citran; regia di Pierpaolo Sepe
Edoardo Erba
adatta il famoso romanzo di Agatha Christie, Miss Marple,
per creare una commedia contemporanea. In una casa vittoriana
della campagna inglese prende vita un personaggio esilarante,
“contagioso”: Miss Marple – la più famosa detective di
Agatha Christie – sale per la prima volta su un palcoscenico in
Italia, e lo fa con la simpatia di Maria Amelia Monti, che dà
vita a un personaggio contagioso, in un’interpretazione che crea
dipendenza. Con lei recitano due attori di originale talento, Roberto
Citran e Sabrina Scuccimarra, e un gruppo di giovani dalla grande
energia scenica.
Siamo
alla fine degli anni ‘40, in una casa vittoriana della campagna
inglese. Miss Marple è andata a trovare la sua vecchia amica
Caroline, una filantropa che vive lì col terzo marito, Lewis, e
svariati figli dei matrimoni precedenti. Di questa famiglia allargata
fa parte anche uno strano giovane, Edgard, che aiuta Lewis a dirigere
le attività filantropiche. Il gruppo è attraversato da malumori e
odi sotterranei, di cui Miss Marple si accorge ben presto. Durante un
tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde la testa: pistola
in pugno minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel suo studio. Il
delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Ma le cose
non sono come sembrano: toccherà a Miss Marple, in attesa
dell’arrivo della polizia, capire che ciò che è successo non è
quello che tutti credono di aver visto.
Adattando il
romanzo, Edoardo Erba riesce a creare una commedia contemporanea,
che la regia di Pierpaolo Sepe valorizza con originalità, senza
intaccare l’inconfondibile stile di Agatha Christie.
Dal 20 al
25 febbraio 2019
LE
SIGNORINE di Gianni Clementi
con Isa
Danieli e Giuliana De Sio
regia di
Pierpaolo Sepe
Due
sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la
propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse
reciproche. Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro
giornata in una storica merceria in un vicolo di Napoli, ormai
circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, per poi
tornare nel loro modesto, ma dignitoso appartamento, poco lontano.
Addolorata, dopo una vita condotta all’insegna del sacrificio e del
risparmio, cui è stata obbligata dalla sorella, vuole finalmente
godersi la vita. Rosaria, che ha fatto dell’avarizia e
dell’accumulo il fine della propria esistenza, non ha nessuna
intenzione di intaccare il cospicuo conto bancario. Anche l’uso del
televisore, con conseguente consumo di energia elettrica, può
generare un diverbio.
Costrette a
una faticosa convivenza, le due “signorine”, ormai ben oltre
l’età da matrimonio, non possono neanche contare su una vita
privata a distrarle da quella familiare. L’unico vero sfogo per
Rosaria e Addolorata è il loro provocarsi a vicenda: Rosaria domina
e Addolorata, a malincuore, subisce. Ma proprio quando le due sorelle
sembrano destinate a questo gioco delle parti, un inaspettato
incidente capovolge le loro sorti…
Le
Signorine è una commedia che sa sfruttare abilmente la comicità
che si cela dietro al tragico quotidiano, soprattutto grazie a due
formidabili attrici del nostro teatro, che trasformano i litigi e
le miserie delle due sorelle in continue occasioni di gag e di
risate.
Dal 13 al
17 marzo 2019
LE PRÉNOM
(CENA TRA AMICI) di Matthieu Delaporte e Alexandre de La
Patellière
Versione
italiana di Fausto Paravidino
con Alessia
Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino, Gisella
Szaniszlò
regia di
Antonio Zavatteri
Una cena
con sorpresa di un gruppo di amici quarantenni che si confrontano
tra colpi di scena, battute comiche, amicizia, rancori e legami
profondi. Due professori (lei insegna al liceo, lui all’università)
dichiaratamente progressisti, organizzano una serata conviviale. Tra
parenti e amici inizia un gioco di provocazione e di verità che si
allarga sino a diventare il ritratto di una generazione: tra piccole
meschinità e grandi sentimenti tutti riescono a dare il peggio di
sé.
È una sera
come tante altre tra cinque amici quarantenni, tutti appartenenti
alla media borghesia. Quella sera, uno di loro comunica alla
compagnia che diventerà padre. Felicitazioni, baci e abbracci. Poi
le solite domande: sarà maschio o femmina, che nome gli
metterete?
Rappresentato
a Parigi nel 2010, Le prénom ottenne sei nomination al Prix
Molière dell'anno seguente e fu adattato subito per il grande
schermo dai suoi autori.
Una
commedia scoppiettante, ricca di colpi di scena e di quell’ironia
forte tipica della tradizione francese che sfocia nella risata da
vaudeville senza cedere mai ai ritmi della farsa.
Dal 27 al
31 marzo 2019
LA
MENZOGNA di Florian Zeller
con Serena
Autieri e Paolo Calabresi; regia di Piero Maccarinelli
Prova
d’autore del commediografo francese Zeller, che declina infinite
varianti su desiderio, il tradimento, verità e menzogna nelle
relazioni d’amore.
Due coppie
di amici si ritrovano a una cena dopo molto tempo e avvertono un
grande disagio tra loro. Paolo e Alice, Lorenza e Michele credono di
vivere in un sistema di valori condivisi che si possono facilmente
trasgredire: l’adulterio sembra essere l’unico orizzonte della
vita coniugale. La ridicola resa dei conti nel cerchio di amici
mostra la falsa morale che si nasconde dietro le convenzioni, ma la
dimensione non è psicologica: tutto è affidato alla parola, ai
dialoghi. Il grande inganno del teatro rimanda a un abile gioco di
maschere e i protagonisti si misurano in una partita divertente ma
crudele, che confonde i confini fra la menzogna e la verità, tra
il reale e l’immaginario. In fondo, sembra dire l’autore, non è
necessario distinguere così chiaramente la verità dalla menzogna.
La commedia
costringe gli attori ad abbandonare l’arco psicologico o narrativo
dei personaggi, perché ognuno di loro è chiamato a recitare un
ruolo opposto a quello che ha vissuto nella scena precedente.
Dal 10 al
14 aprile 2019
HAIRSPRAY
- Grasso è bello
con
Giampiero Ingrassia; regia di Claudio Insegno
Chiude la
stagione di prosa 2018-2019 allo Stignani il musical di Broadway
vincitore di ben otto Tony Awards. Dopo l'adattamento
cinematografico del 2007 con John Travolta e Zac Efron, Hairspray
Grasso è bello torna in una nuova edizione tutta italiana,
per la regia di Claudio Insegno, con Giampiero Ingrassia.
È il 1962 e
Tracy Turnblad è una grassa adolescente di Baltimora che sogna di
partecipare al programma televisivo più seguito dai giovani, il
Corny Collins Show, in veste di ballerina e cantante. Quando
una delle star abbandona il programma, si aprono le selezioni per il
lancio del nuovo volto dello spettacolo. Derisa e ostacolata dalla
reginetta e da sua madre, produttrice del "Corny Collins Show",
Tracy non si perde d'animo e sbaraglia la concorrenza lasciando
tutti senza fiato. Raggiunta la fama e trovato l'amore, la
ragazza non è ancora soddisfatta e, insieme ai suoi amici e grazie
al supporto dei genitori, si batte per ottenere l'integrazione dei
neri e il loro libero accesso in televisione.
La musica e
la danza sono elementi di unione, ma anche di ribellione.
L'autodeterminazione di una protagonista grassa che rivendica la
propria "circonferenza" e il proprio posto in una società
bigotta e ottusa, fatta solo di apparenze, è un forte elemento di
rottura e simboleggia anche la lotta delle minoranze per i propri
diritti. Questa versione di Hairspray porta in scena
elementi importanti: l'integrazione razziale e la diversità in
un'America, quella degli anni '60, in pieno conflitto tra
conservatori e progressisti. Hairspray è un musical divertente che
tocca temi attuali e profondi, con una leggerezza che rende lo show
adatto a qualsiasi tipo di spettatore.
Imola, 30
maggio 2018
Per
informazioni:
direzione,
uffici, biglietteria e teatro Stignani
Via Verdi,
1/3
40026 Imola
(BO)
tel. 0542
602600
fax 0542
602626
teatro@comune.imola.bo.it
Imola, 30
maggio 2018
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