SERIE C1: Imolese Calcio 1919, Simone Bottacini nello staff tecnico
Gianluca Matera e Simone Bottacini |
Imola, 23 luglio 2017 – Uno dei punti di riferimento
e uno degli allenatori più promettenti nel panorama regionale del
calcio a 5: Alberto Carobbi e Simone Bottacini. Il dg Matera non si limita a
sognare la panchina ‘impossibile’ perché perfetta, ma la realizza. Bottacini,
ravennate classe ’71, incarna il prototipo dell’allenatore del futuro: un
professionista innovatore il cui curriculum a tutto tondo rispecchia appieno la
filosofia rossoblu: “Ho sviluppato in parallelo sia l’esperienza nel calcio a 5
che in quella del calcio a 11, seguendo – afferma Bottacini - sia le prime
squadre che i settori giovanili. Nel futsal, dopo dieci anni a Ravenna, in cui
ho allenato la prima squadra e fondato il settore giovanile insieme a Luca
Lorenzetti, sono approdato al Faventia: lì, la promozione dalla C1 e tre anni
di prima squadra in serie B.” Una scelta apparentemente controcorrente, la sua,
di diventare il ‘vice’, ma che si rivela, in realtà, coerente con la sua
storia: “Nelle società in cui ho lavorato ho sempre voluto costruire. Non sono un
allenatore da ‘hic et nunc’, quanto piuttosto, un mister innamorato del calcio
a 5, alla continua ricerca di stimoli per crescere e per far crescere.
L’Imolese è una società seria, professionale, competente, con una progettualità
all’avanguardia. Avrò l’onore di lavorare con un ‘signore’ di questo sport,
Alberto Carobbi, sia in prima squadra, che nel progetto Imolese Calcio.”
Bottacini sarà il co-timoniere nell’ambizioso percorso di inserimento nel
calcio a 5 nel calcio a 11: “Alberto ed io saremo alla testa di due team che
insegneranno, per venti ore a settimana, i principi del nostro sport a tutte le
squadre giovanili dell’Imolese calcio a 11. E’ scientificamente provato che i
giocatori che, sin dai primi anni, hanno esperienza di futsal, si evolvono, nel
calcio a 11, in
calciatori completi, potenzialmente destinati all’eccellenza.” Traghettare la
prima squadra verso la promozione in B sarà l’obiettivo principale di mister
Bottacini: una sola panchina per due leader, due personalità forti e volitive.
“Non amo le luci della ribalta: amo lavorare e lavorare bene. Siamo due persone
adulte, unite dalla stima reciproca e dal rispetto. Sarà una convivenza da
costruire giorno per giorno, facendo fruttare, e condividendo, le reciproche
esperienze per un solo ed unico scopo: la squadra. Alberto è un professionista
da cui si può imparare molto e sarà una sfida estremamente interessante trovare
il modo di integrare le nostre filosofie di gioco: difensiva, la sua,
improntata all’attacco e allo spettacolo, la mia.” I ribelli avversari della
scorsa stagione saranno i suoi nuovi ragazzi: “So affrontarli come avversari,
ma dovrò imparare a gestirne la personalità come miei giocatori. Il focus del
nostro lavoro sarà il piano mentale: dovranno acquisire quella forza emotiva che
consentirà loro di mantenere alta la pressione anche negli ultimi minuti della
partita, quelli che possono stravolgerne l’andamento. Lungi da loro il pensare
che questo sia un anno di ‘purgatorio’: questa sarà la stagione del
consolidamento del percorso avviato in B, verso un doveroso e meritato
riscatto. La C 1 è
una categoria ostica, che servirà loro per forgiarsi il carattere: umiltà e
coraggio dovranno essere le parole chiave. Nessuno di noi è un supereroe: le
paure esistono, ma vanno affrontate con spirito positivo. Essere umili non
significa non aver fiducia in se stessi, ma sapersi mettere in gioco, per
dimostrare quanto si vale: io ne sono l’esempio. Rinunciare alle grandi
occasioni per presunzione o per paura è – conclude Simone Bottacini - da folli.”
Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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