MERCATO: Franco Scozzatti dell'Imolese Calcio 1919: "La grinta non mi manca, per migliorare la tecnica mi affiderò a Carobbi"
Franco Scozzatti |
Imola, 16
agosto 2015 - Blindare il
reparto difensivo è l'obiettivo perseguito dall'Imolese 1919 con
l'acquisizione di FRANCO SCOZZATTI, classe '89. Dopo un anno di serie
B e un lungo corteggiamento, il castellano d'adozione, originario di
Cordoba, aderisce al progetto di Matera, diventando caposaldo delle
retrovie rossoblu. Ultimo per vocazione e laterale per necessità,
Scozzatti avrà la responsabilità di un intero reparto, data la
temporanea indisponibilità di Balducci.
Vieni definito
'l'uomo da partita' per il tuo mix di esplosività e sangue freddo:
corretto?
'Si dice che in campo io sia grintoso, 'cattivo' e potente fisicamente. Credo che in C1 questi elementi, uniti alla determinazione, possano dare un plusvalore. Tecnicamente so di dover ancora imparare ed è anche per questo che ho accettato: Carobbi sarà un ottimo maestro. Per quanto riguarda la tensione da gara, considera che gioco a calcio (prima a 11, poi a 5) da tredici anni e la maturità che ho acquisito mi permette di gestire lo stress a dovere. In campo non ha importanza chi ho davanti: io entro deciso nei contrasti. Gioco duro, ma sempre pulito: mai preso un cartellino rosso!'
Ass. Club, Castello e ora Imolese 1919: C1, B e C1.
'L'Ass. Club è stata la mia casa per tanti anni: una famiglia da cui ho imparato tutto quello che so. L'anno scorso ho tentato il salto fra i professionisti: la B è un grande palcoscenico, che spero di calcare di nuovo un giorno. Tornare alla C1 in questa stagione non mi pesa affatto: non è la categoria a interessarmi, bensì le nuove sfide e le ambizioni della squadra'.
Il gruppo è molto giovane (tu sarai addirittura fra i più 'vecchi'): vantaggi e svantaggi.
'Pur essendo fra i più grandi, io mi sento tutto tranne 'arrivato'. Posso dare consigli ai giovanissimi, se serve, ma sono io, per primo, a dover ancora crescere. Un gruppo come il nostro ha tanti stimoli e tanta fame di vincere. Tutti i giocatori conoscono la categoria, ma, a causa dell'età, non hanno tanta esperienza: per questo diventa fondamentale mister Carobbi. Da persona, quale sono, che ama fare gruppo, sono felice di ritrovare il mio ex compagno Maccaferri e di conoscere già quasi tutti. Sulla carta il potenziale è notevole, per cui, se si resta solidali e se ciascuno fa il suo dovere con umiltà, i risultati non mancheranno.'
L'infortunio di Balducci ti consegna lo scettro della difesa: che succederà al suo rientro?
'Fino a data da destinarsi sarò ultimo, il ruolo per cui sono stato ingaggiato. L'anno scorso, invece, mi hanno fatto giocare come laterale: so adattarmi ma è la difesa il mio punto forte. Non mi preoccupa il suo rientro: con impegno e sacrifico, ovunque sono andato sono riuscito a ritagliarmi un posto in squadra'.
'Si dice che in campo io sia grintoso, 'cattivo' e potente fisicamente. Credo che in C1 questi elementi, uniti alla determinazione, possano dare un plusvalore. Tecnicamente so di dover ancora imparare ed è anche per questo che ho accettato: Carobbi sarà un ottimo maestro. Per quanto riguarda la tensione da gara, considera che gioco a calcio (prima a 11, poi a 5) da tredici anni e la maturità che ho acquisito mi permette di gestire lo stress a dovere. In campo non ha importanza chi ho davanti: io entro deciso nei contrasti. Gioco duro, ma sempre pulito: mai preso un cartellino rosso!'
Ass. Club, Castello e ora Imolese 1919: C1, B e C1.
'L'Ass. Club è stata la mia casa per tanti anni: una famiglia da cui ho imparato tutto quello che so. L'anno scorso ho tentato il salto fra i professionisti: la B è un grande palcoscenico, che spero di calcare di nuovo un giorno. Tornare alla C1 in questa stagione non mi pesa affatto: non è la categoria a interessarmi, bensì le nuove sfide e le ambizioni della squadra'.
Il gruppo è molto giovane (tu sarai addirittura fra i più 'vecchi'): vantaggi e svantaggi.
'Pur essendo fra i più grandi, io mi sento tutto tranne 'arrivato'. Posso dare consigli ai giovanissimi, se serve, ma sono io, per primo, a dover ancora crescere. Un gruppo come il nostro ha tanti stimoli e tanta fame di vincere. Tutti i giocatori conoscono la categoria, ma, a causa dell'età, non hanno tanta esperienza: per questo diventa fondamentale mister Carobbi. Da persona, quale sono, che ama fare gruppo, sono felice di ritrovare il mio ex compagno Maccaferri e di conoscere già quasi tutti. Sulla carta il potenziale è notevole, per cui, se si resta solidali e se ciascuno fa il suo dovere con umiltà, i risultati non mancheranno.'
L'infortunio di Balducci ti consegna lo scettro della difesa: che succederà al suo rientro?
'Fino a data da destinarsi sarò ultimo, il ruolo per cui sono stato ingaggiato. L'anno scorso, invece, mi hanno fatto giocare come laterale: so adattarmi ma è la difesa il mio punto forte. Non mi preoccupa il suo rientro: con impegno e sacrifico, ovunque sono andato sono riuscito a ritagliarmi un posto in squadra'.
Sarà 'sfida fra ultimi'?
Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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