SERIE C1: Alberto Carobbi è il mister dell'Imolese Calcio 1919
Alberto Carobbi e Gianluca Matera |
Imola,
22 luglio 2015 - Se un
curriculum d'eccellenza, con panchine nelle massime serie e
collaborazioni con la Nazionale, abbraccia una causa, c'è da
chiedersi quanto ambiziosa essa sia. L'Imolese 1919, non paga della
confermata C1, dopo la stagione da neopromossa, si affida ad ALBERTO
CAROBBI per portare a compimento un progetto innovativo.
Un 'sì' importante, che significa tornare sulla panchina di una prima squadra.
'Negli ultimi anni mi sono dedicato ai settori giovanili, perché credo fortemente nel valore formativo dello sport. A livello umano, lavorare con i giovani è estremamente gratificante, per quanto impegnativo. Tornerò ad allenare i 'grandi', ma solo per modo di dire: l'età media sarà di 23 anni. Il progetto dell'Imolese consiste nel potenziare al massimo le categorie giovanili, in un percorso che porterà i ragazzi direttamente in prima squadra. L'obiettivo, affascinante quanto lungimirante, è creare, in futuro, una prima squadra nata interamente nel vivaio locale: è questo che mi ha convinto ad accettare.'
Non sarai solo mister, ma direttore tecnico di tutto il settore giovanile.
'Per ottenere dei risultati bisogna partire dai giovani. Il calcio a 5 è disciplina e l'Imolese sta predisponendo le condizioni ottimali per lavorare in un ambiente serio e professionale, sia a livello di staff che di giocatori. E' solo così che si possono forgiare i professionisti del futuro. In quest'ottica, la prima squadra sarà portata in ritiro già alla seconda settimana di allenamento.'
I progetti più innovativi necessitano di solide fondamenta.
'Ho trovato nell'Imolese e nel suo DG, Matera, una voglia di fare e un entusiasmo contagiosi, vero motore del cambiamento. Vogliamo promuovere i giovani e stare ai vertici del calcio a 5 regionale. Già Imola è una città con una fortissima propensione calcistica e in più, noi abbiamo l'esempio diretto della casa madre, quell'Imolese Calcio blasonata in Emilia Romagna per il settore giovanile.'
Un 'sì' importante, che significa tornare sulla panchina di una prima squadra.
'Negli ultimi anni mi sono dedicato ai settori giovanili, perché credo fortemente nel valore formativo dello sport. A livello umano, lavorare con i giovani è estremamente gratificante, per quanto impegnativo. Tornerò ad allenare i 'grandi', ma solo per modo di dire: l'età media sarà di 23 anni. Il progetto dell'Imolese consiste nel potenziare al massimo le categorie giovanili, in un percorso che porterà i ragazzi direttamente in prima squadra. L'obiettivo, affascinante quanto lungimirante, è creare, in futuro, una prima squadra nata interamente nel vivaio locale: è questo che mi ha convinto ad accettare.'
Non sarai solo mister, ma direttore tecnico di tutto il settore giovanile.
'Per ottenere dei risultati bisogna partire dai giovani. Il calcio a 5 è disciplina e l'Imolese sta predisponendo le condizioni ottimali per lavorare in un ambiente serio e professionale, sia a livello di staff che di giocatori. E' solo così che si possono forgiare i professionisti del futuro. In quest'ottica, la prima squadra sarà portata in ritiro già alla seconda settimana di allenamento.'
I progetti più innovativi necessitano di solide fondamenta.
'Ho trovato nell'Imolese e nel suo DG, Matera, una voglia di fare e un entusiasmo contagiosi, vero motore del cambiamento. Vogliamo promuovere i giovani e stare ai vertici del calcio a 5 regionale. Già Imola è una città con una fortissima propensione calcistica e in più, noi abbiamo l'esempio diretto della casa madre, quell'Imolese Calcio blasonata in Emilia Romagna per il settore giovanile.'
Carobbi
e Imolese Calcio 1919: un connubio vincente in attesa della
consacrazione dei fatti.
Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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