L'INTERVISTA: Daniele Borriello, nuovo mister del Serraglio (serie D): "Ci metto una bella carica positiva e tanto studio"
mister a Daniele
Borriello si apre la porta che lo conduce dagli amatori del Csi a una squadra
militante nella serie D federale. E il giovane allenatore non ci pensa due
volte accettando la proposta di guidare il Serraglio.
“Andrea Marrazzo mi ha coinvolto affidandomi la guida del Marrazzo
Infinity nel Csi, compito che ho svolto trasmettendo qualcosa al gruppo e
ottenendo risposte e anche risultati. Poi d’accordo col patron ho deciso di
smettere”.
Ed ecco un incontro che è stato galeotto: “Nella Ferramenta
Centrale che gestisco è venuto a trovarmi Marco Manzi, dirigente-giocatore del
Serraglio, che mi ha fatto una proposta dopo aver apprezzato il mio
atteggiamento come allenatore. C’è stato subito un buon feeling e, dopo un’attenta
riflessione, spinto anche da mia moglie Elisabetta Ferlini, ho accettato”.
I motivi sono presto detti: “L’approccio professionale che
mi contraddistingue non si concilia con il Csi mentre è più consono a una
realtà che voglia ben figurare in una serie D. Al Serraglio andava bene una persona
che non avesse particolare esperienza nel calcetto e per me si è trattata dell’occasione
giusta per partire”.
Un punto di partenza che ha delle basi: “Ci metto una bella
carica positiva e tanto studio del calcio a 5 che ho fatto durante l’estate. L’obiettivo
è quello di fare un po’ meglio dell’anno scorso con un gruppo confermato e l’innesto
di un giocatore di esperienza come Roberto Caputo. L’ho voluto io perché aveva
deciso di smettere ma l’idea di militare in serie D l’ha stimolato”.
Borriello parla della sua filosofia: “Voglio essere in grado
di trasferire ai ragazzi qualcosa di positivo e di poterli guidare a questo
livello. L’ideale è quello di ottenere il massimo da ciascun giocatore
motivandolo. Il lavoro principale sarà da fare sul campo inculcando il giusto
approccio al gioco che potrà anche sopperire ad eventuali carenze”.
Il mister, nato e cresciuto a Toscanella e che abita a Imola
da tre anni, si sofferma sulla rosa che inizierà a sudare lunedì 1 settembre: “Non
voglio sapere né chi fossero i titolari l’anno scorso e neppure i ruoli. Non
parto con dei preconcetti. So i ruoli sono coperti, l’età è bassa e voglio
gente che corre e sia umile”.
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