L'INTERVISTA: Daniele Borriello, nuovo mister del Serraglio (serie D): "Ci metto una bella carica positiva e tanto studio"

Foto Giuseppe Spagnoli
Dopo un solo anno di esperienza come
mister a Daniele Borriello si apre la porta che lo conduce dagli amatori del Csi a una squadra militante nella serie D federale. E il giovane allenatore non ci pensa due volte accettando la proposta di guidare il Serraglio.
“Andrea Marrazzo mi ha coinvolto affidandomi la guida del Marrazzo Infinity nel Csi, compito che ho svolto trasmettendo qualcosa al gruppo e ottenendo risposte e anche risultati. Poi d’accordo col patron ho deciso di smettere”.
Ed ecco un incontro che è stato galeotto: “Nella Ferramenta Centrale che gestisco è venuto a trovarmi Marco Manzi, dirigente-giocatore del Serraglio, che mi ha fatto una proposta dopo aver apprezzato il mio atteggiamento come allenatore. C’è stato subito un buon feeling e, dopo un’attenta riflessione, spinto anche da mia moglie Elisabetta Ferlini, ho accettato”.
I motivi sono presto detti: “L’approccio professionale che mi contraddistingue non si concilia con il Csi mentre è più consono a una realtà che voglia ben figurare in una serie D. Al Serraglio andava bene una persona che non avesse particolare esperienza nel calcetto e per me si è trattata dell’occasione giusta per partire”.
Un punto di partenza che ha delle basi: “Ci metto una bella carica positiva e tanto studio del calcio a 5 che ho fatto durante l’estate. L’obiettivo è quello di fare un po’ meglio dell’anno scorso con un gruppo confermato e l’innesto di un giocatore di esperienza come Roberto Caputo. L’ho voluto io perché aveva deciso di smettere ma l’idea di militare in serie D l’ha stimolato”.
Borriello parla della sua filosofia: “Voglio essere in grado di trasferire ai ragazzi qualcosa di positivo e di poterli guidare a questo livello. L’ideale è quello di ottenere il massimo da ciascun giocatore motivandolo. Il lavoro principale sarà da fare sul campo inculcando il giusto approccio al gioco che potrà anche sopperire ad eventuali carenze”.
Il mister, nato e cresciuto a Toscanella e che abita a Imola da tre anni, si sofferma sulla rosa che inizierà a sudare lunedì 1 settembre: “Non voglio sapere né chi fossero i titolari l’anno scorso e neppure i ruoli. Non parto con dei preconcetti. So i ruoli sono coperti, l’età è bassa e voglio gente che corre e sia umile”.


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