L'EVENTO: la final four di Coppa Emilia-Romagna di serie C2


ISOLAPRESS Il tavolo di prestigio allo Sport Area
Nell'accogliente cornice dello Sport Area si è tenuta la presentazione della Final Four di Coppa Emilia-Romagna di serie C2 che Imola organizza per la prima volta. Alla due giorni in programma sabato e domenica partecipa una squadra della nostra città, la Young Line, già promossa in serie C1 dopo aver vinto i playoff battendo il Ponte Rodoni. La palestra Cavina è stata scelta come teatro dell'atto conclusivo di questa competizione la cui detentrice è l'Imolese 1919. Il programma prevede sabato alle 18,30 la prima partita tra Aposa ed Eagles Sassuolo e, alle 20,30, l'incontro tra Young Line e Fabbrico. Il giorno successivo, alle 18, è prevista un'esibizione della Rappresentativa delle Giovanili mentre, alle 20,30, si disputerà la finalissima.
“Si tratta di un evento regionale – dice il presidente della Young Line Fabio Donattini – che riteniamo importante per la nostra città. Il calcio a 5 richiede più spazio. E’ uno sport in crescita anche se il calcio lo offusca un po’”.
Il responsabile regionale, Alessandro D’Errico, dice: “Ringraziamo il Comune di Imola che dà la possibilità di giocare nei suoi impianti. Il calcio a 5 in regione è un pochino indietro ma c’è la possibilità di rincorrere e di crescere per raggiungere le posizioni che meritiamo. Ci sono tanti campionati, dalla serie A ai regionali, Juniores, Allievi e Giovanissimi. Voglio dire grazie anche ai miei collaboratori. Con Carobbi c’è una crescita diversa tra i giovani, Villa si è calato con umilità nell’ambiente del femminile che ha difficoltà enormi e Giovanni Vannini, commissario tecnico delle rappresentative, lavora con me dal 1984". 
Il sindaco Daniele Manca afferma: “E’ una bella idea organizzare a Imola un’attività importante. Questo sport è molto bello ed è giusto che si investa soprattutto nei giovani”.
Alberto Carobbi dice: “Il calcio a 5 per me è diventata la vita. Vedere situazioni col movimento in crescita, giovane mi conferma la scelta che ho fatto nei lontani anni ’80 di dedicarmi al calcetto come professione. Ho speso energie fisiche, mentali e soldi e mi son tolto delle belle soddisfazioni. Se c’è da fare qualcosa è a livello giovanile. La Young Line è una società amica perché offre la possibilità di fare buon lavoro con la rappresentativa fornendo giovani sia tra gli Juniores che per Allievi e Giovanissimi. Le prime squadre sono il fiore all’occhiello ma il futuro è far crescere i giovani. Siamo invasi dagli italo che hanno tanta qualità ma non abbiamo nulla da invidiare a questi ragazzi. Loro iniziano da ragazzini e dobbiamo fare così anche noi. Vedo che in questi ragazzi c’è la voglia di fare le cose serie". 
Due parole anche da Renato Villa: “Vengo da un altro sport ma mi ha fatto piacere avvicinarmi al calcio a 5. Appena smesso ho giocato in serie A con giocatori forti e posso dire che senza serietà e impegno si perde solo del tempo". 
A chiudere ecco Moreno Mannini: “Il calcetto lo vedo in televisione. Poche volte l'ho osservato dal vivo. Ricordo anni fa un'amichevole tra giocatori di serie A di calcio e di calcio a 5. L'abbiamo vista all'inizio e un po' alla fine".


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