LE CHICCHE DI MARY PAUL: conosciamo il portiere Cavicchio della Luparense

La Luparense con la Coppa Italia, Cavicchio è al centro con la maglia bianca

Questa settimana ho avuto il piacere di intervistare Rodrigo Cavicchio Ferreira, portiere dell’ Alter Ego Luparense, squadra di calcio a 5 di serie A che a dicembre ha vinto la Supercoppa, a marzo la Coppa Italia e che ieri sera ha ottenuto il pass per giocarsi il titolo di Campione d’Italia la prossima settimana contro la Marca.

Ci racconti come è iniziata la tua magnifica carriera nel futsal? 
"Ho cominciato proprio piccolo in Brasile quando avevo cinque anni in una società chiamata A.B.R.E.V.B. A 12 anni avevo già lo stipendio, giocavo in una società chiamata EUROEXPORT e a 16 anni ho firmato il mio primo contratto come professionista nella G.M."

Come hai scelto il futsal rispetto al calcio a 11? E come sei capitato nel ruolo di portiere?
"In realtà giocavo a entrambi gli sport fino a 15 anni, però per diventare professionista, appunto a 16, ho dovuto prendere una decisione e siccome mi sentivo molto bene a giocare il calcio a 5 la scelta e’ stata facile. Tutti quanti quando cominciano preferiscono giocare in linea, anche io ho fatto così per una settimana però dopo il mio allenatore mi ha detto che non ero forte e magari potevo provare in porta, cosi ho fatto e penso proprio sia stata la scelta giusta".

Prima di venire in Italia hai giocato in Brasile, che differenza ci sono? Come sei arrivato "na velha bota"?
"La differenza più grande è senza ombra di dubbio la velocità, in Brasile il calcio a 5 è molto più veloce perché i giocatori sono più abili, invece qui in Italia, il calcetto è molto combattuto più sul piano fisico che tecnico. Dopo aver giocato per cinque anni nel Corinthians, il mio caro amico Marcel Cabezaolias, che già giocava qui in Italia da tanti anni, e che ha pure vinto uno scudetto con la Luparense, mi ha chiamato per venire a giocare nella sua squadra perché avevano bisogno di un portiere e siccome io ho sempre voluto giocare fuori e avevo la cittadinanza italiana ho deciso di cambiare un po’ la mia vita e partire.

Dicci i momenti più importanti della tua carriera sia a livello personale che di squadra…
"Mamma mia, non lo so dire...sono tanti! Secondo me, il più importante sta per arrivare, ossia riuscire a vincere tutti i tre titoli italiani nella stessa stagione! (Coppa Italia, Super coppa e scudetto n.d.r.)".

Per diventare un grandissimo campeao come te che ci vuole?
"Prima di tutto tanta voglia di fare questo mestiere. In secondo luogo non lasciare mai che gli altri ti dicano che non sei capace e tanta tanta costanza, perché allenarsi e studiare allo stesso tempo non è facile, ma secondo me è molto importante. So bene che la carriera nello sport non è per tutta la vita e quindi anche se giocavo come professionista e dovevo viaggiare per le partite, o se ero stanco per gli allenamenti, non ho mai lasciato gli studi, mi sono laureato in fisioterapia. Questo è il mio consiglio: non lasciare la scuola per la palla, con tanta voglia e un po’ di sacrificio si può riuscire a  fare tutti e due".

Grazie mille Rodrigo!!!!!! Grazie dei consigli e in bocca al lupo per la finalissima play off!

Maria Paola Alvisi - Mary Paul

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