SERIE C2: Alessandro Bandini direttore sportivo della Young Line
Imola, maggio 2012 - Come l'araba fenice che rinasce dalle proprie ceneri, così la Young Line Calcio a 5, reduce dalla fallimentare retrocessione in C2 dopo solo un anno di militanza nella serie superiore, si appresta a rinnovarsi dalle fondamenta. Primo tassello della nuova impalcatura societaria è ALESSANDRO BANDINI, classe '83, fortemente voluto dal presidente Donattini per il ruolo di direttore sportivo.
Nella foto: Alessandro Bandini.
Debutto in grande stile nel calcio a 5 dopo una lunga esperienza nel calcio giocato: sei l'uomo giusto per la nuova era dei biancoblu?Non posso dire a priori di essere " l'uomo giusto". Sicuramente sono abituato a mantenere quello che prometto: se non riesco nella missione, esco di scena. Il presidente, mio 'vecchio' amico, mi ha affidato il compito di costruire una squadra inedita e competitiva, confidando nella mia conoscenza del mondo calcistico. Considera che gioco dall'età di 8 anni: a soli 17 anni sono stato reclutato in C2, poi diverse squadre e attualmente, oltre a giocare, alleno i portieri. Quella di direttore sportivo è una nuova sfida, un'esperienza di vita: entro da neofita nel mondo del calcetto, ma col notevole bagaglio acquisito, nel bene e nel male, nel calcio.
E' opinione diffusa che il calcio a 5 sia 'la morte del calcio giocato'....Assolutamente no. Si tratta di un altro sport, con le proprie peculiarità. Il calcetto è uno sport facile: con metodo (ovvero allenandosi con costanza e 'testa') e rispetto per i compagni e per il mister, si possono ottenere risultati e divertirsi. E si sa, più ti diverti, più vinci! Si può giocare a calcetto senza essere fenomeni: la vera difficoltà è emergere, cosa per cui serve il talento oltre all'impegno.
Si evince che la disciplina sia una 'conditio sine qua non' per te: il diesse ha il ruolo del 'cattivo' o sbaglio? Il diesse deve essere 'cattivo', o meglio rigido (non mi sento molto cattivo...): i giocatori devono nutrire una sorta di timore reverenziale, affinchè non si sentano liberi di fare ciò che vogliono. Rispetto sì, ma distacco. Dovrò sapermi porre come una figura super partes, guadagnandomi la stessa credibilità di cui godo come giocatore. Ho sempre avuto la fortuna di essere eletto a leader nei gruppi di cui ho fatto parte: sarà per la mia esuberanza, sarà perchè sono molto diretto e al tempo stesso razionale... Comunque, casomai dovessi ammorbidirmi, fatemelo notare, mi raccomando!
Il tuo ingaggio e le scelte di organico che seguiranno rappresentano una rivoluzione necessaria o un ricambio fisiologico?
E' finita un' epoca segnata dall' 'eccesso di amicizia' tra dirigenti e giocatori, cosa che ha impedito una gestione lucida e razionale delle risorse umane. Adempimento del proprio dovere, continuità di rendimento e riguardo erano l'eccezione lo scorso anno. Sarebbe stato impensabile accettare la reiterazione di simili comportamenti da parte dei giocatori e il permanere di un clima improduttivo in termini di risultati positivi. Il nostro compito quest'anno è creare un ambiente rispettabile, con la giusta mentalità: far crescere i giovani e lavorare bene. Pieno rispetto per chi non sarà confermato, ma è necessario ripartire da zero. Questi ragazzi potranno essere sicuramente più valorizzati in altri ambienti: il contesto attuale non sarebbe più idoneo a loro.
Lo Start Five rappresenta il fiore all'occhiello della Young Line: un eredità del 'passato' da preservare, fra le tante da abbandonare.Il settore giovanile sarà il perno della leva. Crediamo profondamente in tale progetto, al punto da aver portato le squadre da due a tre: Juniores, Allievi, Giovanissimi. La scelta dei giocatori della prima squadra sarà fatta anche in funzione della loro crescita: affincare ai ragazzi dei professionisti di un certo tipo farà sì che imparino prendendoli ad esempio.
Lo scorso anno la Juniores ha raggiunto lo storico risultato dei play-off facendo emergere interessanti individualità. Ben sette saranno i giocatori promossi in prima linea, che si aggiungeranno ai giovanissimi già presenti. Non possiamo regalare loro nulla, ma dobbiamo creare loro il contesto giusto per crescere. Poche sono le società di calcetto che dispongono di un proprio settore giovanile di alto livello come il nostro. In questo credo che la Federazione non sia di aiuto: incentivi, invece che multe, sarebbero più favorevoli alla causa.
Il mitico Vanni Pedrini si è concesso un 'anno sabbatico' per perfezionare la sua già invidiabile formazione in campo calcistico. Inevitabile la domanda: chi sarà il suo successore sulla panchina?
Ancora non posso dire il nome del nuovo mister, ma c'è e sarà presto ufficializzato.
Giocatori promossi, giocatori bocciati....nuovi acquisti?Abbiamo avviato la fase dei colloqui coi giocatori dello scorso anno e presto comunicheremo i confermati. Quanto alle new entries, sto lavorando alacremente per strappare qualche amico dal calcio... la dote che vorrei portare alla Young Line! Inoltre sto cercando di prendere contatti con giocatori di calcetto importanti.
Almeno puoi confermarci che avverrà la storica reunion in campo dei fratelli Ricciardelli?Ebbene sì, il passaggio di Maurizio Ricciardelli alla Young Line, dopo la permanenza tra le fila dei cugini del Real Tazzari, rappresenta il primo importante successo della nostra campagna acquisti. Ci lusinga il fatto che un giocatore della sua professionalità abbia sposato il nostro progetto, nonostante le innumerevoli proposte ricevute da squadre più blasonate.La Young Line punta in alto....Certo! Abbiamo ambizioni di alto livello, in primis il ripescaggio in C1, in cui speriamo vivamente.
Il rischio è perdere la propria identità di squadra 'di cuore'.
Strutturarsi non significa abbandonare la passione per il calcetto, che ha ispirato i fondatori della società, ma crescere. Inevitabile, a certi livelli.
Insomma, pieno 'work in progress' per la Young Line 2012/13 targata BANDO. Altre sorprese in arrivo?
E' opinione diffusa che il calcio a 5 sia 'la morte del calcio giocato'....Assolutamente no. Si tratta di un altro sport, con le proprie peculiarità. Il calcetto è uno sport facile: con metodo (ovvero allenandosi con costanza e 'testa') e rispetto per i compagni e per il mister, si possono ottenere risultati e divertirsi. E si sa, più ti diverti, più vinci! Si può giocare a calcetto senza essere fenomeni: la vera difficoltà è emergere, cosa per cui serve il talento oltre all'impegno.
Si evince che la disciplina sia una 'conditio sine qua non' per te: il diesse ha il ruolo del 'cattivo' o sbaglio? Il diesse deve essere 'cattivo', o meglio rigido (non mi sento molto cattivo...): i giocatori devono nutrire una sorta di timore reverenziale, affinchè non si sentano liberi di fare ciò che vogliono. Rispetto sì, ma distacco. Dovrò sapermi porre come una figura super partes, guadagnandomi la stessa credibilità di cui godo come giocatore. Ho sempre avuto la fortuna di essere eletto a leader nei gruppi di cui ho fatto parte: sarà per la mia esuberanza, sarà perchè sono molto diretto e al tempo stesso razionale... Comunque, casomai dovessi ammorbidirmi, fatemelo notare, mi raccomando!
Il tuo ingaggio e le scelte di organico che seguiranno rappresentano una rivoluzione necessaria o un ricambio fisiologico?
E' finita un' epoca segnata dall' 'eccesso di amicizia' tra dirigenti e giocatori, cosa che ha impedito una gestione lucida e razionale delle risorse umane. Adempimento del proprio dovere, continuità di rendimento e riguardo erano l'eccezione lo scorso anno. Sarebbe stato impensabile accettare la reiterazione di simili comportamenti da parte dei giocatori e il permanere di un clima improduttivo in termini di risultati positivi. Il nostro compito quest'anno è creare un ambiente rispettabile, con la giusta mentalità: far crescere i giovani e lavorare bene. Pieno rispetto per chi non sarà confermato, ma è necessario ripartire da zero. Questi ragazzi potranno essere sicuramente più valorizzati in altri ambienti: il contesto attuale non sarebbe più idoneo a loro.
Lo Start Five rappresenta il fiore all'occhiello della Young Line: un eredità del 'passato' da preservare, fra le tante da abbandonare.Il settore giovanile sarà il perno della leva. Crediamo profondamente in tale progetto, al punto da aver portato le squadre da due a tre: Juniores, Allievi, Giovanissimi. La scelta dei giocatori della prima squadra sarà fatta anche in funzione della loro crescita: affincare ai ragazzi dei professionisti di un certo tipo farà sì che imparino prendendoli ad esempio.
Lo scorso anno la Juniores ha raggiunto lo storico risultato dei play-off facendo emergere interessanti individualità. Ben sette saranno i giocatori promossi in prima linea, che si aggiungeranno ai giovanissimi già presenti. Non possiamo regalare loro nulla, ma dobbiamo creare loro il contesto giusto per crescere. Poche sono le società di calcetto che dispongono di un proprio settore giovanile di alto livello come il nostro. In questo credo che la Federazione non sia di aiuto: incentivi, invece che multe, sarebbero più favorevoli alla causa.
Il mitico Vanni Pedrini si è concesso un 'anno sabbatico' per perfezionare la sua già invidiabile formazione in campo calcistico. Inevitabile la domanda: chi sarà il suo successore sulla panchina?
Ancora non posso dire il nome del nuovo mister, ma c'è e sarà presto ufficializzato.
Giocatori promossi, giocatori bocciati....nuovi acquisti?Abbiamo avviato la fase dei colloqui coi giocatori dello scorso anno e presto comunicheremo i confermati. Quanto alle new entries, sto lavorando alacremente per strappare qualche amico dal calcio... la dote che vorrei portare alla Young Line! Inoltre sto cercando di prendere contatti con giocatori di calcetto importanti.
Almeno puoi confermarci che avverrà la storica reunion in campo dei fratelli Ricciardelli?Ebbene sì, il passaggio di Maurizio Ricciardelli alla Young Line, dopo la permanenza tra le fila dei cugini del Real Tazzari, rappresenta il primo importante successo della nostra campagna acquisti. Ci lusinga il fatto che un giocatore della sua professionalità abbia sposato il nostro progetto, nonostante le innumerevoli proposte ricevute da squadre più blasonate.La Young Line punta in alto....Certo! Abbiamo ambizioni di alto livello, in primis il ripescaggio in C1, in cui speriamo vivamente.
Il rischio è perdere la propria identità di squadra 'di cuore'.
Strutturarsi non significa abbandonare la passione per il calcetto, che ha ispirato i fondatori della società, ma crescere. Inevitabile, a certi livelli.
Insomma, pieno 'work in progress' per la Young Line 2012/13 targata BANDO. Altre sorprese in arrivo?
Ufficio Stampa Young Line calcio a 5
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