SUCCEDE A CASTEL GUELFO: Vincono i Sindaci, Peppe's Team al tappeto
Il campo di calcetto è una spiaggia delle Maldive. Il desiderio nemmeno troppo nascosto di alcuni amici che preferiscono il pallone ad una donna, con il primo la brutta figura è qualcosa di poco conto, con la seconda invece in gioco c’è molto di più. Se con una donna fai cilecca non avrai una seconda possibilità, se sbagli, il pallone ti perdona e torna da te nell’azione successiva.
PEPPE’S TEAM
Mario ‘Prelato’ Prete. Assomiglia al ragno nero Lev Yashin, il portierone russo scomparso il 20 marzo 1990, il pugliese però è un estremo difensore sui generis. Compie autentici miracoli, gioca anche qualche minuto in avanti. Multiuso. 7.
Nella foto: Daniele Padovani e Antonio Montefusco.
Si gioca al coperto, mancano gli i globetrotters Bruno Micomonaco, rimasto a casa a coltivare i suoi gerani da asporto, e l’assenza più illustre è quella di Luca Piccolo: cannibale in campo e assatanato di fauna fuori dal green.
Sindaci contro Peppe’s Team, partita giocata sul filo del rasoio per 50 minuti, ma sono gli ultimi dieci quelli che contano e le autorità si sono imposte con tre reti di scarto; un evidente calo fisico e la scarsa precisione nella metà campo avversaria, hanno fatto pendere la bilancia dalla parte di Landi e compagni.
SINDACI
Marco ‘Gabbo’ Gabaldo. Il portierone si fa bucare con parabole incredibili, quando si alza l’asticella e si avvicina il traguardo, lui c’è e tira la riga davanti alla sua porta. Il Van Der Sar nero. 7,5.
Nicola ‘Cassiere’ Bendini. Per il ‘Bendo’ essere alla cassa a contare soldi degli altri, o giocare a calcetto è la stessa cosa. Tutto quello che tocca diventa ora. Re Mida. 8.
Francesco ‘Cap’ Cattaneo. Il graduato è meno egoista del solito, passa la palla ai compagni e trova la porta per bucare il portiere. Tecnico. 7.
Dino ‘Sindaco’ Landi. Gioca con il turbante, sembra il buon Rudy Krol, una delle colonne portanti dell’Olanda che arrivava sempre seconda ad ogni competizione. Geometrico. 7,5.
Claudio ‘atomic fly’ Ianniciello. I piedi sono quelllo che sono, ma lui punzecchia gli avversari con il suo moto perpetuo. Zemaniano. 7.
PEPPE’S TEAM
Mario ‘Prelato’ Prete. Assomiglia al ragno nero Lev Yashin, il portierone russo scomparso il 20 marzo 1990, il pugliese però è un estremo difensore sui generis. Compie autentici miracoli, gioca anche qualche minuto in avanti. Multiuso. 7.
Giuseppe ‘Peppe’ Inturre. Danza sulla palla al pari di Nicolò Paganini e Roberto Bolle, scarta cioccolatini per i compagni e segna pure. La classe non è il vino Tavernello. 7.
Luigi ‘The Wall’ Gardenghi. Gioca in difesa, fa ammattire gli avversari con le sue marcature da sandwich, si propone anche in avanti con buoni risultati. Collante. 6,5.
Daniele ‘Abracadabra’ Padovani. Vira sul pallone come uno skipper che partecipa all’America’s Cup, segna da posizioni incredibili, lotta e manda in gol i compagni. Trascinatore. 7,5.
Antonio ‘Cafù’ Montefusco. Fa il pendolino sulla fascia, cerca di giocare per i compagni quando le giocate lo richiedono; infila la porta in due occasioni e nella seconda trova il pertugio giusto sfruttando un grande assist di Padovani. Il Cafù bianco (meno talentuoso ma più italiano). sv. (http://www.pallonepitturapensieri.wordpress.com/, twitter: amontefusco71)Nella foto: Daniele Padovani e Antonio Montefusco.
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