I MATCH DEL GIOVEDI': a Castel Guelfo vincono gli All Stars
MATCH DEL GIOVEDI', vincono gli All Stars
.pubblicata da Antonio Montefusco il giorno giovedì 15 dicembre 2011 alle ore 21.22.
Il calcetto è il rito del giovedi, un canto, una messa per un gruppo di amici che oltre a parlare di football, cercano di giocarlo in un periodo di lunga astinenza. Una partita fra amici, una specie di affamati contro sazi, di sacri e profani, ammogliati contro scapoli, adulatori vs timidi. Questa volta il sorteggio mette insieme squadre sbilanciatissime, vincono gli All Stars con 7 gol di scarto, mentre le speranze dei Perizomati si sono infrante sui pali (12-5).
ALL STARS
Mario ‘Prelato’ Prete. Torna all’attività dopo tempo immemore. I pali gli tolgono parecchie castagne dal fuoco. Monaco.
Luca ‘Gargano’ Piccolo. Danza sul pallone, è mortifero al tiro. E’ il giocatore più tecnico nel rapporto altezza – calcio. Vatusso.
Dino ‘Sindaco’ Landi. Un difensore con i baffi e la camicia, spesso si aggiusta il ciuffo, ma è uno che la dietro tira la riga facendo la differenza. Cazzo che difensore vecchia maniera. Nottambulo.
Bruno Micomonaco. Lui professa il calcio a cinque come il pastore sull’altare. In fatto di corsa ha una marcia in più degli altri, si è allenato inseguendo i ladri di tutta Europa. Gioca alla Di Livio, corre e pressa, la moglie si lamenta perchè poi la sera non è efficiente. Centravanti boa, una scoperta. Profeta.
Giuseppe ‘Zizou’ Inturre. Difficile togliergli la palla, gioca sempre a testa alta. E’ uno dei pochi al mondo a cui il pallone da del lei e non il contrario. Galattico.
PERIZOMATI
Marco ‘Shrek’ Gabaldo. Si trova quasi sempre da solo contro un branco di avversari, fa quello che può, compie qualche bella parata oscurando con la sua mole la vista ai dirimpettai. Colino.
Antonio Montefusco. Questa sera va meglio delle altre volte, combatte con i dolori alla schiena, graffia e si mette al servizio dei compagni, 19 volte da solo sulla fascia non riceve il pallone, corre più del grande campione Said Aoiuta. Guastatore.
Daniele ‘Ibra’ Padovani. Cazzo che giocatore! Scusate la mascolina esclamazione. Quando ha la palla fra i piedi, pure la porta si spaventa per la cannonata che sta per essere lanciata dalle sue vellutate zattere. Mentre gli altri fatica, lui beve Ramazzotti e fuma un pregiatissimo sigaro cubano. Scafista.
Francesco ‘Cap’ Cattaneo. Toglietegli tutto ma non il pallone, croce e delizia per i suoi compagni. Croce quando non passa il pallone, delizia quando segna da prestiagiatore. Contrabbandiere.
Luigi Gardenghi. Sembra uno dei Fantastici Quattro creati da Stan Lee per la Marvel, e del poker incarna le sembianze de la Cosa, l’uomo dalla pelle rocciosa. E’ un pericolo pubblico quando passi dalle sue parti. Semaforo.
(www.pallonepitturapensieri.wordpress.com)
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