IL PERSONAGGIO: Bruno Baldassarri e l'esperienza in Spagna (parte III)


Proponiamo un altro stralcio della relazione di Bruno Baldassarri alla corte di una squadra spagnola di calcio a 5. Questa parte riguarda il tirocinio di marzo e aprile di quest'anno.
"Inizialmente mi sono fatto delle domande a cui ho risposto scrivendo pagine e pagine di esercizi, molti inventati e molti adattati dalle mie precedenti esperienze nei settori giovanili.
Provengo dal mondo del calcio, ma a parte un esperienza in categoria sono sempre stato in ambito giovanile. La tecnica, la coordinazione e la parte ludica sono gli unici aspetti trattati.
Tutta questa nuova energia si è trasformata sul campo dove, a detta degli stessi giocatori, ci si allenava con un’ intensità maggiore. Il mio modo di lavorare poi ha fatto il resto, senza fischietto ma solo con la voce spero di riuscire ad estrarre il massimo rendimento da ognuno di essi: incitamenti, rimproveri, consigli erano il sottofondo costante ad ogni mia seduta di allenamento.
Il primo periodo di competizione affrontato era un periodo di transizione: al mio arrivo ci siamo matematicamente qualificati ai playoff, mancavano 5 partite ed una giornata di riposo prima di iniziare una MINI STAGIONE in cui ci si gioca va tutto ciò per cui si era lavorato da luglio in avanti.

Considerando la relativa poca importanza delle partite che restavano, e quella molto più elevata della partite che sarebbero arrivate, ho pensato di reimpostare un richiamo di Forza Funzionale sviluppandola attraverso vari metodi nelle mattinate di martedì e giovedì. Per quanto riguarda la resistenza organica generale veniva sviluppata attraverso metodologie di attività aerobiche intermittenti, ossia esercitazioni di possessi palla e situazioni tattiche a ridotto numero di giocatori, il martedì sera. Il giovedì sera ed il venerdì mattina erano riservati ad esercizi di rapidità sul posto o in avanzamento, con tutti gli spostamenti tipici ed uso della speed-ladder.
A mio modo di vedere, non aveva senso impostare grandi volumi di lavoro sulla capacità condizionale “Resistenza”: a questo punto della stagione penso sia un valore relativamente poco allenabile e di non grande efficacia per gli obiettivi preposti. Inoltre in uno sport come il futbol-sala penso che sia molto più utile avere una maggior rapidità ed una resistenza agli sprint ripetuti piuttosto che un grande volume aerobico. Considerazione dovuta anche al fatto che in squadra avevamo 8-9 giocatori di livello simile e le opzioni riguardanti i cambi erano molte.
Il mio lavoro sulla Forza si eseguiva due volte a settimana, negli allenamenti mattutini di martedì e giovedì. Eseguendo un richiamo di forza funz. il martedì attraverso metodologie sempre diverse:
• Percorsi di forza esplosiva eseguita con corse con traini
• Pliometria, balzi sui gradoni stile “Zeman”, lavori pliometrici di multibalzi
• Sedute di forza funzionale sulla sabbia
• Lavori eccentrici in cadute con sovrappeso, e risposta verso l alto a corpo libero
• Circuiti di resistenza alla forza con esecuzioni di spostamenti laterali e cambi dir. ripetuti
• Sprint e andature in salita (aumento F. MAX)
• Sprint ed andature in discesa (aumento componente elastica)
Riguardo l’ allenamento del giovedì organizzavo il lavoro in palestra nella seguente maniera: partendo dal presupposto che l’ ambiente era davvero piccolo e poco funzionale ad un numero elevato di persone, ho cercato di diversificare quanto più possibile le esercitazioni in modo che tutti potessimo ottimizzare il tempo e lo spazio a nostra disposizione.
Ho scritto una scheda con 4 gruppi di esercizi in cui erano presenti 12 esercizi per ogni categoria.
Le categorie sviluppate sono:
• FORZA ESPLOSIVA per gli arti inferiori (carico circa 70-80 %, 5-6 ripetizioni e recupero lungo);
• CORE STABILITY (esecuzione per circa 45” di posizioni statiche mantenute , o esercizi dinamici per il rinforzo della zona addominale e dorsale; recupero quasi nullo tra un esercizio e l’ altro)
• ESERCIZI DI ALLUNGAMENTO e MOBILITA’ ARTICOLARE
• ESERCIZI DI COSTRUZIONE MUSCOLARE CLASSICI
La seduta era svolta con l’ esecuzione di 3 esercizi per ogni categoria; in questa maniera si esegue un lavoro completo con particolare attenzione all’ allenamento della forza esplosiva del treno inferiore e di forza massimale e resistente della zona addominale.
Ogni giocatore deve scegliere gli esercizi cercando di evitare ripetizioni, a seconda delle sue preferenze e di ciò che è stato fatto la settimana precedente.
In questo modo si evitano anche fastidiose ripetizioni, in quanto ognuno di loro è obbligato a variare gli esercizi ogni allenamento e , per almeno 4 sedute (1 mese) il circuito sarà sempre differente e non sarà possibile eseguire neanche uno degli esercizi precedenti.
Questa idea deriva anche dal fatto che la squadra era abituata ad andare in palestra senza preparatore fisico, quindi le sedute molto spesso si trasformavano in una relativa perdita di tempo dove ognuno sviluppava sempre gli stessi distretti muscolari (e molto spesso era solo il treno superiore) , senza essersi mai posto il problema di dare efficacia ad un ambiente tanto utile quanto potenzialmente pericoloso come la palestra.
Bruno Baldassarri

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