Carlos Ventura |
Imola,
13 ottobre 2016 - I
rossoblu tornano con i piedi per terra. Il miraggio della vittoria
alla prima giornata diventa severo monito alla seconda, con la
sconfitta sul campo del Città di Mestre: “Siamo consci del fatto
che, essendo giovani, dovremo farci le ossa. E’ ovvio che sarà un
campionato difficile, ma nessuna squadra, compresa la più forte, è
impossibile da battere.” Carlos Ventura, classe ’95 di origini
filippine, è una delle new-entry dell’Imolese 2016/17. Cresciuto
nelle Fenice, conosce bene la realtà veneta: “Se col Faventia
siamo andati in crescendo, col Città di Mestre siamo partiti bene
per poi spegnerci, quando abbiamo fallito l’occasione del 3 a 2
colpendo il palo. Il nostro avversario ha sfruttato bene i nostri
errori e nel secondo tempo non ci ha concesso nulla: è una squadra
con notevole potenziale e disputerà sicuramente un ottimo
campionato. Le differenze rispetto alla prima giornata? Non abbiamo
attaccato come sappiamo e non abbiamo tentato abbastanza: non ci
abbiamo creduto, per farla breve. Purtroppo ero squalificato e ho
visto la partita dalla tribuna: avrei fatto qualunque cosa per
scendere in campo e dare man forte ai miei compagni.” Sabato
prossimo sarà il Bassa Manzano 1988 a far visita all’Imolese.
Neopromossa, la società torna in serie B dopo dieci anni e a seguito
della recentissima fusione fra le due squadre friulane di C1 Bassa
Futsal Latisana e Brn Manzano. Il mercato estivo ha infoltito le
schiere gialloblu di mister Salfa con l’acquisto di alcuni
giocatori italiani e del brasiliano Viapiano, che affiancherà il
compatriota capitano Texeira. In arrivo anche due atleti sloveni, che
renderanno la rosa del Manzano ulteriormente competitiva: “Il
nostro avversario ha subito il contraccolpo del Forlì alla prima
giornata, perdendo per cinque a zero. Opposto il risultato della
seconda: battendo il Trento, fresco del pareggio proprio col Città
di Mestre, i friulani hanno dimostrato di non voler affatto
scherzare.” Da un lato un Manzano che vuole confermare la
prestazione casalinga, dall’altro un’Imolese che, subito lo
schiaffo dell’allievo impertinente, si rifiuta di porgere l’altra
guancia: “Stiamo lavorando sodo e non smetteremo, perché possiamo
farcela. Io scenderò in campo determinato a dare tutto e voglio che
anche i miei compagni lo siano: sempre più uniti, sempre più
affamati di vittoria. E dove l’esperienza non aiuta, c’è il
nostro coraggio.”
Prossimo
turno – CAMPIONATO (15/10 a Imola, ore 15.00): IMOLESE CALCIO
1919 – BASSA MANZANO 1988
Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
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