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| Mario Neri |
Dopo la scontata conferma di David Belli al timone della
prima squadra, e l’annuncio di Stefano Rivi in qualità di allenatore dell’Under
21, la F.lli Bari Reggio Emilia non si ferma e, sempre a livello dirigenziale,
piazza un roboante e sensazionale colpo di mercato.
Sarà infatti Mario Neri, allenatore di primo livello di
calcio a 5, a ricoprire il ruolo di Direttore dell’Area Tecnica della società
cittadina.
Una figura che il presidente Saverio Bari ha fortemente
voluto per proseguire e consolidare il “progetto giovani” iniziato lo scorso
anno insieme al tecnico Belli.
Con un palmares ed una esperienza davvero invidiabili -
attualmente Mario Neri è l’allenatore che ha portato il futsal reggiano al più
alto livello in assoluto, sfiorando la promozione in Serie A1 nello sfortunato
play off perso per un solo gol contro il Pisa nella stagione 2003/2004, oltre
alla vittoria di Coppa Italia di Serie B e A2 sempre con la storica quanto
indimenticata Giemme – il tecnico reggiano sarà il coordinatore del settore
tecnico con il principale obiettivo di valorizzare il più possibile i giovani
talenti italiani.
Già inserito all’interno della società con la scuola calcio
a 5 intitolata a “Pietro Rocca”, Neri ( ex allenatore di Giemme calcio a 5,
Reggiana ed Imola sempre in serie A2 ) sarà la guida per i diversi tecnici
della società, e cercherà di portare le sue conoscenze al fine di aiutare i
giovani nel processo di avvicinamento alla prima squadra.
Il neo-arrivo, che si è già calato nella parte dirigendo un
allenamento-stage volto a reclutare giovani leve, si è dimostrato subito
entusiasta del suo nuovo ruolo.
Queste le sue prime parole:
“Sono molto grato a Saverio ( Bari, ndr ) e a tutti i suoi
collaboratori che si sono dimostrati preparati e lungimiranti sul discorso
tecnico innovativo, capendo l’importanza dell’avere una figura che racchiuda in
una unica filosofia il concetto del gioco del calcio a 5.
Al giorno d’oggi è molto difficile trovare, all’interno di
società anche affermate, persone che siano in grado di capire l’importanza del
riuscire a portare giovani in prima squadra in maniera stabile, facendoli
giocare.
A oggi, in Italia, si sta ancora percorrendo ed esasperando
la strada del brasiliano o dello straniero a tutti i costi e, parallelamente,
dopo anni di giovanili si parcheggiano i giovani uscenti in categorie minori,
senza inserirli in prima squadra: tutto questo perché si cerca solo il
risultato immediato senza pensare al futuro.
Ecco, questo è quello che noi vogliamo assolutamente
evitare.
Il mio ruolo sarà quello di affiancare ed aiutare i tecnici
della società tramite le mie conoscenze ed esperienze, con l’intento di
accorciare questo percorso formativo per riuscire, nel medio periodo ed in
maniera costante, a portare giovani italiani in prima squadra”.
Ufficio Stampa
(tratto da www.ilcalcioa5.com)
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