LA LETTERA: il congedo di Igor Vignoli

Igor Vignoli in gol
E così è arrivato il tempo dei saluti. I titoli di coda non mi sono mai piaciuti nemmeno nei film perché si portano dietro quell’alone di malinconia che non rispecchia appieno il mio carattere. Sono davvero volati via questi tre anni in rossoblù, ad Imola, alla Cavina…la mia seconda casa. Le due promozioni consecutive dalla B alla A ed il quinto posto assoluto nella massima serie (con eliminazione dai play off senza sconfitte) resteranno scolpiti per sempre nelle pagine più eroiche di quella che, fino a qualche settimana fa, si chiamava Imola Calcio a 5 o Ma Group. Chi lo avrebbe mai detto! Ritorno sulle rive del Santerno con qualche primavera in più sul groppone e mi ritrovo, di sabato in sabato, a dipingere sul volto un sorriso da ragazzo. Avevo un sogno nel cassetto e l’ho coronato: giocare in serie A a futsal davanti alla mia gente di Romagna indossando la fascia da capitano. Un privilegio impreziosito dalla possibilità di guardare gli spalti gremiti ed incontrare gli occhi felici di mia moglie e dei miei due figli. Con loro ho un enorme debito di riconoscenza per le ore sottratte alla quiete domestica ed i movimentati week end su e giù per la penisola. La ciliegina sulla torta sarebbe stata quella di tornare ad indossare la maglia Azzurra: l’ho inseguita con tutte le mie forze ed i numeri dicono che l’avrei perfino meritata…pazienza, sarà per la prossima volta. L’Imola Calcio a 5 ha dimostrato al pianeta del pallone dal rimbalzo controllato che tutto è possibile curando l’alchimia tra cuore e lavoro. Ascoltatelo sempre il battito nel petto perché è il termometro più fedele di voi stessi, scandisce il ritmo delle emozioni, quelle che non mentono mai. Quante volte l’ho sentito durante la cavalcata promozione play off dalla serie A2 al paradiso o nei match incredibili della passata stagione. I ringraziamenti sono tanti perché un triennio di vittorie racchiude una folta schiera di protagonisti. Grazie ad Augusto ed Andrea Gubellini che mi hanno permesso di gustare un’altra volta la palestra Cavina da un’ottica privilegiata. Grazie al mio “Guru” Vanni Pedrini che ha fatto di tutto per consentirmi di elargire in ogni categoria il mio contributo alla squadra. Grazie al presidente Matteo Brunori per il feeling istantaneo instauratosi a dispetto del poco tempo trascorso insieme. Grazie a tutti i miei compagni per la stima, l’amicizia, la pazienza e la condivisione di un comune percorso. Grazie ai dirigenti ed ai tifosi per quelle pacche sulle spalle che non dimenticherò mai. Grazie alla stampa imolese per aver sempre tenuto alto il mio nome, ci ho messo l’anima per meritare il vostro rispetto. L’ultima dedica è quella più difficile perché parla di una maglia numero 10 rossoblù…grazie per tutte le emozioni, sei parte del mio cuore.
Igor “The Wall” Vignoli  

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