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lunedì 25 ottobre 2021

SPORT, Lotta: Alberto Meta: "Questo sport trasmette principi importanti"

Alberto Meta
Due bronzi, rispettivamente per Matteo Semir Grassi dell'Usil (Unione Sportiva Imolese Lotta) nei 52 chilogrammi e per Nordine Kechoun del gruppo sportivo Fiamme Oro nei 38 chili sono stati conquistati sabato scorso al PalaPellicone a Ostia ai campionati italiani di lotta greco-romana.

Per il nuovo progetto imolese diretto da Andrea Minguzzi, campione olimpionico a Pechino nel 2008, si tratta del primo alloro ottenuto a una competizione disputata in Italia. Per l'Usil ha preso parte anche Mattia Zaccarini.

Il gruppo sportivo delle Fiamme Oro è nato al termine del 2019, voluto e guidato da Andrea Minguzzi, oro olimpico nella lotta. L’obiettivo è quello di insegnare e tramandare la lotta attraverso il progetto al tempo stesso sportivo e sociale della Polizia di Stato che prevede il sostegno a centri sportivi dove educare i giovani allo sport.

Intanto tra i protagonisti dell'Usil trova spazio Alberto Meta che dice: “Ai prossimi campionati italiani cercherò di conquistare il podio o addirittura di provare a vincere. Sono fresco campione italiano e vorrei mantenere il titolo. Agli Assoluti ho ottenuto il terzo posto con atleti più grandi di età e vorrei migliorarmi o eguagliare il risultato. Le Coppe Italia con l'Usil non le ho ancora disputate a causa del Covid e aspiro a un buon esito”.

Il 19enne imolese elenca i suoi allori: “Faccio esclusivamente lotta greco-romana. Sono campione italiano Juniores, terzo agli Assoluti, due anni fa, tra i Cadetti, ho fatto secondo nella prima gara impegnativa”.

Alberto ripercorre la sua avventura in questo sport: “Ho iniziato a Imola un anno e mezzo fa e prima ero tesserato per la Sport Village Rimini dove lottavo nella materassina mentre a Faenza facevo pesistica”.

La differenza fra le due realtà è presta detta: “A Rimini, sotto la guida di Vincenzo Maenza, non avevo partners della mia categoria mentre in riva al Santerno ho trovato tanti compagni, un bel gruppo che mi sprona a crescere sempre di più”.

Prima di intraprendere la carriera da atleta Meta si era dedicato all'attività più famosa al mondo: “Sono passato da un gioco di squadra quindi collettivo, praticato dagli otto ai 15 anni, a uno in cui sei un agonista solitario a cui vengono trasmessi principi importanti come la precisione nel seguire stili di vita basati sullo sgarrare meno possibile, sulla dedizione, sulla disciplina. Ci vuole sacrificio per capire che allenandoti molto puoi arrivare in alto”.

Spesso un ragazzo ha un idolo e così è anche per l'atleta dell'Usil: “Punto in alto perché il mio eroe è il cubano Mijain Lopez, vincitore di quattro ori ai Giochi Olimpici”.

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