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sabato 13 luglio 2019

ATTUALITA':il saluto della sindaca Manuela Sangiorgi al nuovo Vescovo

Manuela Sangiorgi

Eccellenza reverendissima Giovanni Mosciatti,
in questa giornata di festa così importante per la nostra Diocesi, come prima rappresentante della Città di Imola e con profondo spirito di accoglienza, nella certezza che saprà raccogliere al meglio il prestigioso testimone dell’opera meritoria del Suo predecessore, Monsignor Tommaso Ghirelli, Le rivolgo il più caloroso saluto della Città, il mio personale e quello delle tante autorità civili e militari quest’oggi presenti.
La comunità imolese, storicamente devota al culto mariano della Beata Vergine del Piratello e protetta dal martire cristiano San Cassiano principale artefice della nascita e dello sviluppo della comunità cristiana in città, ha sempre ritenuto la voce del Vescovo un prezioso ed essenziale contributo nell’opera di comprensione del senso del proprio cammino.
Monsignor Giovanni Mosciatti
Un percorso contraddistinto dal marcato attivismo, dall’intelligenza, dallo spirito di sacrificio e dalla generosità di uomini e donne impegnati quotidianamente nella costante opera di affinamento e miglioria delle proprie risorse. Un popolo, quello romagnolo, solidale, tenace e pugnace, con posizioni politiche, sociali, religiose e ideali diverse, variegate, spesso tra loro contrapposte, ma accomunate dall’amore per la propria terra e le proprie radici.

Imola è una città distintasi nei secoli e conosciuta nel mondo dal punto di vista culturale, architettonico, imprenditoriale, ecclesiastico e sportivo annoverando presenze eccellenti, tra le quali spiccano quelle concomitanti di Leonardo da Vinci e Niccolò Machiavelli, che hanno contribuito con assoluto rispetto e dedizione a tratteggiarne fisionomia ed identità.

Imola è anche luogo di culto e di preghiera, un tempo alla diretta dipendenza della Santa Sede, capace di ospitare illustri visite papali, in tempi antichi e più recenti, oltre alla rilevante presenza del vescovo Giovanni Maria Mastai Ferretti che, dopo la permanenza nella diocesi cittadina, salì al soglio pontificio come Papa Pio IX°. Uno splendido scrigno a custodia del significativo patrimonio di arte, cultura e bellezza che la Chiesa imolese ha sempre generosamente condiviso con tutti.
Una comunità che ha sempre saputo reagire con profonda umanità e dignità agli eventi tragici della storia come ci insegna quella medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana cucita al petto degli imolesi che ha fatto della Resistenza la naturale risposta al dramma della Seconda Guerra Mondiale.
I principi della nostra civiltà sono continuamente messi alla prova e viaggiano di pari passo con l’evoluzione dei tempi che oggi consegna alle nuove generazioni l’impegno per la cura del destino comune. Il nostro compito di amministratori e politici è quello di restituire fiducia, coerenza ed esempi attraverso il dialogo, la condivisione, la partecipazione, la solidarietà e quella genuinità tanto cara al Santo Padre.
Lei, Vescovo, ci insegna attraverso il suo sacerdozio l’importanza di stare tra la gente ed il profitto dell’azione concreta per esorcizzare le paure del presente e le incertezze del futuro. Missione che guida ogni giorno l’operato della florida rete dell’associazionismo di volontariato locale, in un concerto d’intenti con gli educatori della Chiesa, nella volontà di ricerca del necessario scatto di crescita morale, umana e civile.
Una ritrovata politica educativa che ci accomuna tutti; uno stimolo proteso all’inserimento dei nostri ragazzi nel mondo del lavoro e, più generale, nell’apprezzamento quotidiano del dono della vita. La accoglie un popolo che non mancherà di ascoltare con attenzione il suo ministero pastorale, le sue parole e le sue azioni, al di là delle legittime diverse posizioni di ciascuno nei confronti della Chiesa Cattolica.

Ci occorrono guide ed esempi in una società spesso liquida, disgregata e frammentata. Gli imolesi possiedono un intuito infallibile per capire chi veramente si preoccupa e si occupa di loro, e sanno contraccambiare questo affetto in modo sincero e ruvidamente romagnolo.

In questo viaggio assume grande rilevanza la sinergia tra istituzioni civili e religiose, in grado di fronteggiare l’emergenza individualistica, le crescenti diseguaglianze sociali e la solitudine.

Per quanto riguarda il Comune di Imola posso garantirle sin d’ora, nel rispetto dei diversi ruoli, il massimo grado di collaborazione al bene comune, che è stato, è e sarà nostro costante assillo, salvaguardando il principio di imparzialità confessionale, doveroso per un ente pubblico, che tuttavia non impedisce un rapporto cordiale, franco e costruttivo, come è avvenuto con il suo venerato predecessore.

Istituzioni pubbliche e Chiesa Cattolica devono essere separate, ma non divise.

Il mio auspicio è che il suo episcopato, che si annuncia lungo, fecondo e ricco di ampi orizzonti, lo sia davvero per tutti e che nessuno rimanga indietro.

Benvenuto ad Imola Vescovo Giovanni Mosciatti.

Manuela Sangiorgi
Sindaca di Imola


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