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martedì 9 aprile 2019

MUSICA: Giuseppe Albanese e il suo piano al Museo Diocesano


Inaugurazione stagione “Concerti al Museo Diocesano - Imola”

Gran Concerto di Primavera
INVITO ALLA DANZA
GIUSEPPE ALBANESE
pianoforte

Artista Deutsche Grammophon
presenta in anteprima i brani del suo prossimo tour

Mercoledì 10 aprile 2019, ore 21.00
IMOLA Sala Grande del Museo Diocesano

Mercoledì 10 aprile (ore 21.00) presso la Sala Grande del Museo Diocesano di Imola, avrà luogo il Gran Concerto di Primavera, evento inaugurale della prima stagione concertistica del Museo Pinacoteca Diocesani di Imola con la direzione artistica di Emilia Romagna Festival. Protagonista assoluto di questo primo appuntamento il grande pianista Giuseppe Albanese, artista Deutsche Grammophon, che per
l’occasione presenterà in anteprima i brani del suo prossimo tour, Invito alla danza.

Un excursus tra le più significative melodie composte appositamente da grandi compositori dell’Otto-Novecento per balletti diventati capolavori del genere. Alcuni brani, originariamente per orchestra, sono stati trascritti per pianoforte solo con spettacolari elaborazioni particolarmente virtuosistiche.
Giuseppe Albanese

Il ricavato del concerto sarà utilizzato per il restauro della Sacra famiglia con San Giovannino, dipinto ad olio di grande fascino della seconda metà del XVI secolo. Rezio Buscaroli e Antonio Meluzzi propongono un'attribuzione di questo dipinto a Francesco Vecellio (Pieve di Cadore, 1475-1560). La grande tela parrebbe invece derivare da un dipinto di analogo soggetto di Polidoro Lanzani (Lanciano, 1515 - Venezia, 1565), databile al 1530 circa (Parigi, Museo del Louvre), di cui esiste anche un'altra versione databile al 1550 circa (Chambery, Musée des Beaux-Arts).

Giuseppe Albanese, pianista trentasettenne di fama mondiale, reggino di nascita ma faentino d’adozione, fortemente apprezzato dalla critica ma soprattutto amato dal pubblico, è in grado di trasmettere con la sua musica un’energia vigorosa e travolgente che emerge con maggior forza nelle sue performance live in cui, d’altronde, non mancano anche una grandissima competenza tecnica e un certo virtuosismo esecutivo. Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali, ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, James Conlon, Fabio Mastrangelo, Jeffrey Tate e tanti altri. In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri.

L’evento al Museo Diocesano è particolarmente atteso dal pubblico degli appassionati anche perché coincide con l’uscita della terza incisione del solista per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon, dopo il concept album “Fantasia” (2014), con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann, e "Après une lecture de Liszt" (2015), interamente dedicato al compositore ungherese. Entrambi i lavori sono stati presentati nelle passate stagioni di Emilia Romagna Festival.


Ingresso
Ingresso con offerta minima di 15 € a favore del restauro – affidato a Michele Pagani – del dipinto seicentesco “Sacra Famiglia con San Giovannino” nella raccolta del Museo Diocesano.

La prenotazione è caldamente consigliata: ERF tel. 0542 25747 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13

Programma
Carl Maria Von Weber
Invito alla danza” – trascrizione di C. Tausig

Léo Delibes
Valzer da “Coppelia” – trascrizione E. von Dohnányi

Pëtr Čajkovskij
Suite da “Lo schiaccianoci” – trascrizione di M. Pletnev

Igor’ Stravinskij
Suite da “L’uccello di fuoco”  – trascrizione di G. Agosti

Claude Debussy
Prélude à l’après-midi d’un faune – trascrizione di L. Borwick

Maurice Ravel
La Valse

Curriculum artista
Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG "Après une lecture de Liszt", interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l'opera omnia di Bartók in 32 cd la sua registrazione (in prima mondiale) del brano "Valtozatok" (Variazioni). Di recentissima pubblicazione, i Concerti nn.1 e 2 e “Malédiction di Liszt per Universal Music.
Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali - tra gli altri - il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l’Auditorium Amijai di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona, ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Fabio Mastrangelo, Henrik Nanasi, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander Sladkowsky, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc.
Tra i festival, di particolare rilievo gli inviti al Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel (USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e al MiTo SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Mittlefest, il Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo), il Tongyeong Festival (Corea).
In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri.
Negli ultimi tempi il Mº Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben undici delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona.
Prima di “Fantasia” e “Après une lecture de Liszt”, Albanese ha riscosso singolare successo con il CD monografico con musiche di Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il mensile “Amadeus” in occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del compositore francese. Il suo CD “1900 - Yearbooks of 20th Century Piano, dedicato all’anno solare 1900 e contenente musiche di Skrjabin, Szymanowski, MacDowell e la prima registrazione assoluta delle Variazioni di Bartók è stato recensito come CD del mese dal mensile Suonare News e 5 stelle sia nel giudizio tecnico che artistico dal mensile Amadeus. 
Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mº Roman Vlad) e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”.
Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di “Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina. Insegna attualmente Pianoforte al Conservatorio "Tartini" di Trieste.


PROGRAMMA DETTAGLIATO: WWW.EMILIAROMAGNAFESTIVAL.IT/ERF-WINTER/
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