Inaugurazione
stagione “Concerti al Museo Diocesano - Imola”
Gran
Concerto di Primavera
INVITO
ALLA DANZA
GIUSEPPE ALBANESE pianoforte
GIUSEPPE ALBANESE pianoforte
Artista
Deutsche Grammophon
presenta
in anteprima i brani del suo prossimo tour
Mercoledì
10 aprile 2019, ore 21.00
IMOLA
Sala Grande del Museo Diocesano
Mercoledì
10 aprile
(ore 21.00) presso la Sala Grande del Museo Diocesano di Imola, avrà
luogo il Gran
Concerto di Primavera,
evento inaugurale della prima
stagione concertistica
del Museo
Pinacoteca Diocesani di Imola
con la direzione artistica di Emilia
Romagna Festival.
Protagonista
assoluto di questo primo appuntamento il grande pianista Giuseppe
Albanese,
artista Deutsche Grammophon, che per
Un
excursus tra le più significative melodie composte appositamente da
grandi compositori dell’Otto-Novecento per balletti diventati
capolavori del genere. Alcuni brani, originariamente per orchestra,
sono stati trascritti per pianoforte solo con spettacolari
elaborazioni particolarmente virtuosistiche.
Giuseppe Albanese |
Il
ricavato del concerto sarà utilizzato per il restauro della Sacra
famiglia con San Giovannino,
dipinto ad olio di grande fascino della seconda metà del XVI secolo.
Rezio Buscaroli e Antonio Meluzzi propongono un'attribuzione di
questo dipinto a Francesco Vecellio (Pieve di Cadore, 1475-1560). La
grande tela parrebbe invece derivare da un dipinto di analogo
soggetto di Polidoro Lanzani (Lanciano, 1515 - Venezia, 1565),
databile al 1530 circa (Parigi, Museo del Louvre), di cui esiste
anche un'altra versione databile al 1550 circa (Chambery, Musée des
Beaux-Arts).
Giuseppe
Albanese, pianista trentasettenne di fama mondiale, reggino di
nascita ma faentino d’adozione, fortemente apprezzato dalla
critica ma soprattutto amato dal pubblico, è in grado di trasmettere
con la sua musica un’energia vigorosa e travolgente che emerge con
maggior forza nelle sue performance live in cui, d’altronde, non
mancano anche una grandissima competenza tecnica e un certo
virtuosismo esecutivo. Invitato per recital e concerti con orchestra
da autorevoli ribalte internazionali, ha collaborato con direttori
del calibro di Christian Arming, James Conlon, Fabio Mastrangelo,
Jeffrey Tate e tanti altri. In Italia ha suonato per tutte le più
importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra
dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in
tutti i più importanti teatri.
L’evento
al Museo Diocesano è particolarmente atteso dal pubblico degli
appassionati anche perché coincide con l’uscita della terza
incisione del solista per la prestigiosa etichetta Deutsche
Grammophon, dopo il concept album “Fantasia” (2014),
con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann, e "Après une
lecture de Liszt" (2015), interamente dedicato al
compositore ungherese. Entrambi i lavori sono stati presentati nelle
passate stagioni di Emilia Romagna Festival.
Ingresso
Ingresso
con offerta minima di 15 € a favore del restauro – affidato a
Michele Pagani – del dipinto seicentesco “Sacra Famiglia con San
Giovannino” nella raccolta del Museo Diocesano.
La
prenotazione è caldamente consigliata: ERF tel. 0542 25747
dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13
Programma
Carl
Maria Von Weber
“Invito
alla danza” – trascrizione di C. Tausig
Léo
Delibes
Valzer
da “Coppelia” – trascrizione E. von Dohnányi
Pëtr Čajkovskij
Suite
da “Lo schiaccianoci” – trascrizione di M. Pletnev
Igor’ Stravinskij
Suite
da “L’uccello di fuoco” – trascrizione di G. Agosti
Claude
Debussy
Prélude
à l’après-midi d’un faune – trascrizione di L. Borwick
Maurice
Ravel
La
Valse
Curriculum
artista
Tra
i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese
debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept
album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e
Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG "Après une
lecture de Liszt", interamente dedicato al compositore
ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con
l'opera omnia di Bartók in 32 cd la sua registrazione (in prima
mondiale) del brano "Valtozatok" (Variazioni). Di
recentissima pubblicazione, i Concerti nn.1 e 2 e “Malédiction di
Liszt per Universal Music.
Invitato
per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte
internazionali quali - tra gli altri - il Metropolitan Museum, la
Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l’Auditorium
Amijai di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di
Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il
Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall
di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San
Pietroburgo; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica
Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona, ha collaborato con
direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James
Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian
Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Fabio
Mastrangelo, Henrik Nanasi, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren,
George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander Sladkowsky, Hubert
Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai
Valcuha, Jonathan Webb ecc.
Tra
i festival, di particolare rilievo gli inviti al Winter Arts Square
di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel
(USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e al MiTo
SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al
Mittlefest, il Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En
Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo), il
Tongyeong Festival (Corea).
In
Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni
concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia
Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più
importanti teatri.
Negli
ultimi tempi il Mº Albanese si è distinto per essere stato invitato
a suonare in ben undici delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il
Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di
Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice
di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il
Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di
Venezia, l’Arena di Verona.
Prima
di “Fantasia” e “Après une lecture de Liszt”, Albanese ha
riscosso singolare successo con il CD monografico con musiche di
Debussy pubblicato a gennaio 2012 per il mensile “Amadeus” in
occasione dell’anniversario dei 150 anni della nascita del
compositore francese. Il suo CD “1900 - Yearbooks of 20th Century
Piano, dedicato all’anno solare 1900 e contenente musiche di
Skrjabin, Szymanowski, MacDowell e la prima registrazione assoluta
delle Variazioni di Bartók è stato recensito come CD del mese dal
mensile Suonare News e 5 stelle sia nel giudizio tecnico che
artistico dal mensile Amadeus.
Già
“Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria
presieduta dal Mº Roman Vlad) e Premio speciale per la miglior
esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano,
Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize”
(presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e
Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più
prestigioso del mondo attuale”.
Albanese
è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità
di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de
Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di
“Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università
di Messina. Insegna attualmente Pianoforte al Conservatorio "Tartini"
di Trieste.
PROGRAMMA
DETTAGLIATO: WWW.EMILIAROMAGNAFESTIVAL.IT/ERF-WINTER/
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Ufficio
Stampa ERF
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