Davide Giangregorio |
Gli
antichi greci, per indicare uno stato di redenzione psicofisica,
usavano il termine catarsi,
intesa come purificazione dell’anima. Una parola, catarsi, che si
addice alla Valsanterno del mese di Febbraio, capace di risollevarsi
in classifica e potenzialmente indirizzata ad un finale di campionato
impensabile fino a poche settimane fa. Va sottolineato, però, che la
soglia di allerta va tenuta alta: la zona play-out permane a pochi
punti di distanza, i risultati positivi sono linfa vitale per
rimanere a galla senza rischiare.
La
distanza dalla zona calda è soggetta ad una potenziale variazione,
data dal ricorso inoltrato dal Terre del Reno contro il Casumaro,
dopo il 2-0 maturato sul campo per questi ultimi. Saranno i primi i
prossimi rivali dei valligiani nel consueto appuntamento domenicale
(calcio d’inizio alle 14.30, direzione di gara affidata al signor
Antonini di Rimini), impegno che può discernere il destino a breve
termine della squadra di mister Felice. Provvisoriamente al
terzultimo posto in classifica, i ferraresi vantano lo scalpo della
Valsanterno grazie al successo ottenuto nella gara d’andata; per
Poggi e compagni, dunque, l’obiettivo primario sarà quello di
riscattare l’amara sconfitta dello scorso Ottobre.
“In
casa loro fu un assedio”,
ricorda Davide Giangregorio, “e
non riuscimmo a scardinare la loro difesa ad oltranza. Mi aspetto una
partita simile, con loro asserragliati dietro e noi a fare la
partita, anche se le recenti condizioni del campo di Borgo Tossignano
non agevolano il nostro archetipo di gioco. Starà a noi trovare la
chiave idonea all’apertura del fortino e continuare l’ottimo
recente cammino. Uno dei fattori che ci sta facendo rendere al meglio
è l’unità del gruppo che si è consolidata dentro e fuori dal
campo, elemento fondamentale in queste categorie, e un maggior
spirito di sacrificio collettivo”. L’attaccante
di Castel San Pietro quest’anno ha arretrato il suo raggio d’azione
rispetto alla scorsa stagione, giocando spesso da seconda punta. “È
un ruolo non propriamente mio ma che mi piace, perché mi permette di
godere di palloni più puliti. Tumolo e Franchini sono due mostri
sacri che fanno sembrare semplice ciò che è difficile, è un
piacere giocare con loro. Dal punto di vista personale spero di
sbloccarmi in zona gol e di aiutare la squadra a raggiungere il suo
obiettivo, qualunque esso sia: di sicuro, abbiamo tutte le capacità
per chiudere in bellezza la stagione”.
Yuri
Barbieri – Claudio Leone
Ufficio
Comunicazione Valsanterno 2009
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