Per gli amici sponsor e i lettori del blog si comunica che momentaneamente la Squadra Vincente e la 5iomla Card sono visibili sullo Smartphone scorrendo le notizie fino in fondo e poi cliccando su "VISUALIZZA ,LA VERSIONE WEB".

giovedì 7 marzo 2019

IL PERSONAGGIO: Emilio Padovani, il "babelico", stasera in visione a Forlì

Emilio Padovani
“I babelici” sono artisti irregolari che hanno realizzato un proprio universo immaginario. Sono tre e rispondono ai nomi dell'imolese Emilio Padovani, di Renato Mancini di Fruges, vicino a Massa Lombarda e di Elio Cangini, detto “Gianè”, nativo di Rocca San Casciano. Il film-documentario diretto da Alessandro Quadretti ha debuttato al “Roma Indipendent Film Festival” e ora sbarca nella regione Emilia-Romagna.
Emilio Padovani
E' proprio l'imolese Padovani ad approfondire: “Domani (giovedì) l'opera è presentata a Forlì e il 26 marzo al Cinema Moderno a Castel Bolognese. E' una gioia immensa e una grande soddisfaziione perché si tratta di un traguardo difficile da raggiungere. E' stato premiato l'estro artistico anche se non mi definisco tale”.
Il re dei dinosauri di sasso si è calato bene nella parte: “Sono contento perché il regista in poche
occasioni mi ha fatto ripetere la battuta”.
Emilio ha conosciuto i due colleghi in differenti momenti: “Gianè ho avuto la fortuna di ospitarlo nel parco mentre Mancini ha fatto dei lavori per me come fabbro”.
Riguardo ai Fantavecoli, il costruttore spiega che, per motivi famigliari, quest'anno non ha partecipato: “Purtroppo è andata così ma per la prossima edizione ho in serbo qualcosa di particolare. In famiglia prendono bene questa mia passione per i sassi”.
Intanto Padovani è stato protagonista di un fatto curioso: “Tornando dalla fiera a Rimini mi sono imbattuto su un venditore di sassi. L'ho raggiunto a casa sua e lui mi ha regalato due pezzi e ho ricambiato con una bottiglia di vino”.
Infine, Padovani parla della sua nuova creazione: “Ho costruito un dinosauro ragno con 27 pezzi del peso di sei-sette quintali, con gambe, corpo, testa e la bocca aperta.

Nessun commento: