La stampa locale ha dato notizia del nuovo modello
organizzativo che riguarda la salassoterapia nel Centro Trasfusionale di Imola
con alcune lamentele da parte degli utenti di questo servizio che dal 3 giugno
non si dovranno più recare al Centro per fare l’emocromo e l’eventuale salasso
ma saranno obbligati fare un percorso più lungo. L’Ausl motiva questa scelta
“per garantire maggiore qualità, sicurezza e confort agli utenti” e anche per
raggiungere “maggiore sostenibilità economica”. Tutte motivazioni sensate dal
punto di vista della scelta aziendale.
La posizione del paziente.
Fino ad oggi il paziente che necessitava di eventuale
salassoterapia andava nel giorno previsto al Centro Trasfusionale e, dopo avere
fatto un emocromo con lo strumento contaglobuli in dotazione, il medico
decideva se sottoporlo a salassoterapia o meno. Il tutto si svolgeva in una
unica seduta.
Dal 3 giugno 2018 il paziente deve andare dal medico di
famiglia -il quale non è stato informato dall’Ausl di questa novità- per farsi
prescrivere 8 emocromo. Con la richiesta deve prenotare l’esame in un punto
CUP. Il prelievo viene fatto al Centro prelievi dove il paziente deve prima
attendere allo sportello 2 o 3 per la pratica amministrativa e poi attendere il
prelievo vero e proprio. Se poi ha necessità di fare il salasso deve andare in
un giorno successivo al Centro Trasfusionale per effettuarlo. Se non ne ha
bisogno viene invece avvisato telefonicamente di non andare. Visto il nuovo percorso che deve compiere non si capisce
dove si trovi il suddetto “maggior comfort” per il paziente.
La posizione della Ausl
Gestire un contaglobuli che costa 13 o 14 mila euro all’anno
per un numero esiguo di pazienti (si parla di 4 o 5 emocromo al giorno} può non
avere un senso da un punto di vista economico. La centralizzazione degli esami
al Laboratorio unico metropolitano può dare maggiori garanzie di qualità anche
se non si capisce la ragione nel caso specifico in cui si tratta di un semplice
emocromo con una macchina che da tempo è stata utilizzata in maniera affidabile
per gestire la salassoterapia. E’ evidente che la nuova organizzazione crea un disagio al
paziente e un risparmio alla Azienda. Proponiamo di modificare il modello organizzativo in maniera
che il paziente si rechi nuovamente al Centro Trasfusionale dove viene
prelevato il sangue e la provetta sia inviata al Laboratorio Urgenze del nostro
ospedale. La risposta per via telematica permetterà in breve tempo al medico di
decidere sulla necessità di praticare o meno il salasso.
In questo modo si mantiene un servizio che non genera disagi
al paziente e ha una maggiore sostenibilità economica per l’Azienda.
Associazione Noi Imola
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