In primis ci teniamo a esprimere la nostra solidarietà al
docente imolese che ha ricevuto insulti omofobi. Riteniamo assolutamente fuori
luogo la scelta della Preside della Scuola di aver inizialmente censurato
l’accaduto e di essersi esposta solo dopo l’uscita mediatica del fatto.
Perché – ci chiediamo – mancano nelle scuole lezioni
dedicate all’educazione sessuale, al rispetto delle differenze, a una cultura
di genere non più maschilista ed etero-normativa? Perché il problema viene
sempre sollevato dopo, solo se mediaticamente rilevante, e non si va ad incedere
sul problema nel suo livello più strutturale e generale?
Chi si è giustamente indignato per questo episodio, speriamo
si sia anche indignato per i manifesti antiabortisti Pro-Vita che si trovano
attualmente in giro per la tutta la città, contro i diritti di
autodeterminazione delle donne: ugualmente offensivi e intollerabili. Speriamo
che ci si indigni anche quando Forza Nuova, partito neofascista, riceve
l’autorizzazione per fare banchetti nel centro della nostra città e volantinare
contro le cosiddette “teorie gender”. Speriamo che ci si continui a indignare
contro gli ordini del giorno in passato proposti dai “Giuristi per la Vita ” in consiglio comunale.
Peccato che in tutti questi episodi non abbiamo visto
nessuno: né il Partito Democratico, né il Movimento 5 Stelle che – solo in
campagna elettorale – diventano paladini della giustizia dei diritti di
autodeterminazione di tutt*.
Potere al Popolo Imola
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