Loris Landi |
Loris, perché non prenderà parte ai Mondiali con gli
azzurri?
“Non riusciremo a partecipare come nazionale italiana per
via del minor numero di partecipanti per far una squadra a sette. Alcuni atleti
non hanno potuto prendere parte per problemi economici anche perché la Federazione non ci ha
dato nessun aiuto. Ho trovato un pò di fondi e piccoli contributi, importanti
anche a livello psicologico”.
Che effetto farà non conoscere tutti i compagni?
“Sarà una nuova esperienza giocare con compagni nuovi, anzi
uno stimolo in più. Sarà bellissimo giocare con giocatori di varie nazioni dove
il rugby è una vera e propria cultura e condividere il gioco in campo”.
Qual è l'obiettivo di squadra?
“In riferimento a noi cinque italiani sarà di portare alto
il nostro onore rugbistico italiano dimostrando in campo il nostro spirito di
gruppo, la grinta, le nostre qualità tecniche visto che siamo la nazione meno
supportata dalle federazioni e meno seguita. L'obiettivo principale della
squadra sarà ovviamente fare il meglio possibile, dato che giocheremo con
squadre fortissime come l'Inghilterra, il Galles e l'Australia”.
E quello personale?
“Il mio obiettivo è stato già raggiunto a metà. Partecipare
a un mondiale di rugby per sordi era il mio più grande desiderio che temevo che
rimanesse un sogno. Invece si sta avverando a 34 anni e voglio misurarmi con i
migliori giocatori del mondo lasciando il segno”.
Come si immagina il Mondiale a livello sociale?
“Saranno tutte esperienze nuove, non ho mai partecipato a
competizioni internazionali ma non avrò problemi a socializzare con gente di
tutto il mondo perché noi sordi, con la lingua dei segni, anche se diversa per
ogni nazione, ci facciamo sempre capire. Sono molto curioso di conoscere le
varie culture dei giocatori”.
Vuole aggiungere qualcosa?
“Ringrazio tantissimo chi mi ha dato un contributo credendo
in me e farò del mio meglio per non deluderli:
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