Bousaid Bouchaib |
Imola,
3 settembre 2017 – Nessun
clamore, nessun palcoscenico, nessun riflettore puntato: BOUSAID
BOUCHAIB è il team manager che preferisce il lavoro alle parole. E'
l'uomo saggio e moderato che, venuto da lontano (Saettat, in
Marocco), ha ricostruito la sua vita in un paese nuovo, diventando un
italiano fra gli italiani. Portiere di calcio a 11 per lungo tempo,
comincia la sua carriera da dirigente nel Real Tazzari. L'Imolese lo
inserisce nel proprio organico cinque anni fa e in breve Bouchaib
diventa una colonna portante della prima squadra: "E' un onore
per me fare parte di questo gruppo, che stimo e da cui sento di
essere stimato. L'Imolese Calcio 1919 è una società seria,
professionale, organizzata: un esempio in questo mondo. Sono arrivato
quando ancora si chiamava 'Rossoblu Imolese': siamo partiti dalla D e
da allora non ci siamo mai fermati. Chissà, magari - sorride il team
manager - ho portato fortuna io!" L'esperienza in B nella
stagione trascorsa è stata, a suo parere, una vera e propria scuola
per i suoi ragazzi: "Li ho visti crescere moltissimo e imparare
tanto dal loro mister. L'arrivo di Alberto Carobbi, tre anni fa, ha
rappresentato una svolta per l'Imolese: si è concretizzato il
progetto giovani, svoltando, mentalmente, verso il professionismo. Io
ho tre figli, nati e cresciuti qui in Italia: uno ha giocato nel
settore giovanile rossoblu, un altro milita tuttora nella categoria
Allievi, la terza segue da tifosa. Una società di calcio che
non fa crescere i propri giovani, acquistando di continuo giocatori
dall'estero, fallisce il suo compito, che è trasmettere la cultura
dello sport alle nuove generazioni." A rosa quasi completa, il
parere del team manager sul nuovo gruppo: "Sono molto fiducioso:
mister Carobbi avrà al suo fianco un altro allenatore molto
preparato e l'arrivo di tre nuovi giocatori andrà a colmare
quel gap di esperienza che si è palesato lo scorso anno. I nostri
giovani - prosegue Bouchaib - dovranno crescere sul piano tecnico e
caratteriale, ma sono certo che non mancheranno di farlo: hanno un
debito nei confronti della società che ha creduto in loro e devono
ripagarlo." Sogni e rimpianti di Bousaid Bouchaib: "In
cinque anni abbiamo vinto diversi trofei, ma non un campionato: è
tempo di rimediare. Dove mi vedo tra dieci anni? Sempre nell'Imolese,
magari in serie A! Se invece non avrò più l'energia per fare il
dirigente, sarò il tifoso numero uno."
Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919
Nessun commento:
Posta un commento