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giovedì 29 gennaio 2015

L'INTERVISTA: il giornalista Gian Piero Travini: "A cinque anni ho incontrato il futsal ed è diventato una passione"

Gian Piero al lavoro
Lo potete vedere e ascoltare su Videoregione o leggere sulla Voce di Romagna. Mai banale e spesso sorprendente Gian Piero Travini scopre le carte sul suo rapporto col calcio a cinque. Come hai incontrato il calcio a 5 nella tua carriera?
"Il primo contatto l'ho avuto all'età di cinque anni. Ho visto la partita tra Palmanova e Torrino seguendo mio fratello che ha fatto l'arbitro per 10 anni in serie A sfiorando di diventare internazionale. Alla fine io ho preferito il giornalismo. Una delle prime partite fu l'ultima di Raul Albani da giocatore, allenato da un giovanissimo Alberto Carobbi".
Di cosa ti occupi o ti sei occupato?
"Ho la fortuna di occuparmi delle mie passioni, il futsal e il pugilato. Ma la mia prima attività è il Cesena calcio perché così chiedono i lettori. Quando posso scrivo anche di finanza ed economia".
Hai trascorsi anche come giocatore. Se sì che ruolo preferisci e come definiresti le tue giocate?
"A bassi livelli ho giocato come portiere. Ricordo una volta in cui andai a vedere un allenamento di Raul Albani, con cui ho tuttora un buon rapporto, e mi chiesero di parare un rigore a Kike Oropel, la sua "cucaracha". Mi misi i guantoni, Kike tirò una "sivella" che sento ancora. Gliel'ho parata o almeno credo. Anzi, in realtà sono andato a recuperare le mani nella porta vicino al pallone".
Facendo il giornalista hai conosciuto giocatori importanti. Se sì fai una classifica?
"C'è la storia bella di Marchino Ercolessi che ho conosciuto Cesenatico perché suo babbo era amico di mio fratello. Giocava nella Primavera del Padova ma era basso e allora gli abbiamo suggerito di giocare a calcio a 5. E' partito dal Petrarca Padova e ora è un punto fermo della Nazionale. Poi dico Raul Albani di cui ho visto le ultime partite e che poi è diventato un allenatore che ha cambiato il futsal. A livello di legame affettivo penso poi a Igor Vignoli. Non posso scordare Marcio Antonio Zancanaro che quando è venuto per la prima volta a Cesena sembrava un alieno. Altri giocatro com Davide Germondari, Michele Fantini in Romagna hanno dato parecchio. Anche Oropel quando era giovane è stato uno dei più forti visti dalle nostre parti".
 

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