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giovedì 23 ottobre 2014

L'INTERVISTA: Gian Luca Fantelli: "Vivete il presente senza avere ansia per il futuro"

Gian Luca Fantelli
L'ho conosciuto come cantautore in uno spettacolo al Cassero a Castel San Pietro. Gian Luca Fantelli, il "Fante" per gli amici, mi ha sconvolto positivamente. La sua malattia, la Sla, portata sul palco, nelle sue canzoni, come un modo per combatterla e perché no vincerla. E poi scopro che Fantelli ha anche un legame col calcio a 5. Faccio due chiacchiere con lui.
Che parte ha avuto il calcio a 5 nella tua vita?
"Direi una parte da protagonista dal momento che ho allenato per 15 anni collezionando oltre 400 panchine".
Racconta le tappe come giocatore e allenatore?
"Come giocatore meglio lasciare perdere perché ero un portiere molto scarso. Un po' meglio come allenatore anche se l'esordio a Baricella in C2 fu piuttosto traumatico e venni esonerato prima del fatidico panettone. Così decisi di fare il vice accettando la proposta di Remo Benini al Bologna 1990 in serie B dove il capo allenatore era Roberto Dall'Olio. Ci salvammo all'ultima giornata lo stesso giorno che la Fortitudo vinse lo scudetto di basket contro Milano. Dalla stagione successiva iniziai la mia carriera da capo allenatore nei campionati minori. E qualche vittoria è arrivata: due campionati di serie D, uno di C2, una coppa di C2. Anche la soddisfazione di fare i playoff di C2 con tre squadre diverse. Poi ricordo con molto affetto la vittoria del campionato femminile Csi".
Cosa ti piace di questo sport?
"Mi piaceva molto la possibilità di incidere sulla partita che in altri sport è parecchio inferiore".
Hai ricordi legati a Imola?
"Sono stato un paio di volte molto vicino ad allenare squadre imolesi ma poi non se ne fece nulla".
Quali sono stati i giocatori più forti che hai allenato?
"Nelle categorie dove ho allenato non c'erano fenomeni ma devo dire che ho sempre preferito avere ragazzi con la testa piuttosto che con i piedi. Fare nomi non sarebbe giusto ma avevo dei "pupilli" molto dotati anche tecnicamente e loro lo sanno senza bisogno che io li citi".
Tocchiamo l'argomento sla legato allo sport?
"In questi anni si è detto molto sui possibili legami tra sport e Sla ma alla fine non si è giunti a nulla di sostanziale. Attendiamo con fiducia che la ricerca faccia i passi che tutti ci auguriamo. Approfitto per segnalare il nuovo sito di IO VIVRÒ ONLUS, l'associazione che ho fondato e che si occupa di malati di Sla e delle loro famiglie presenti sul territorio imolese: www.iovivro.org".
Aggiungi qualcosa?
"Vivete il presente senza avere ansia per il futuro".

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