Francesco Zanardi |
Il 18 ottobre 1954 moriva a Bologna il sindaco che ha
guidato la città nei durissimi anni della grande guerra mettendo in campo
iniziative che hanno consentito ai cittadini di questa città di non soffrire la
fame prevenendo le rivolte per l’aumento dei prezzi di genere di consumo
occorse in tante altre città d’Italia.
A guerra conclusa, nel 1919, Francesco Zanardi volle
contrastare, oltre alla povertà materiale, anche quella spirituale del popolo
affermando il diritto al godimento dell’arte per tutti i lavoratori e le
lavoratrici.
“Pane e alfabeto” fu il cuore del suo programma politico,
che richiamava tutte le coscienze alla dignità del lavoro e al diritto
all’istruzione e alla bellezza.
Richiamandosi a questi valori, AICS, Youkali, Case Zanardi e
Radio Città Fujiko intendono celebrare l’anniversario della morte di Francesco
Zanardi con molteplici iniziative a partire dal 13 ottobre con la raccolta di
beni di prima necessità per sostenere gli Empori Solidali di Case Zanardi che
coinvolgerà i cittadini in 8 punti vendita di Coop Alleanza 3.0 di Bologna e
Castenaso. Come Zanardi cominciò nel 1915 a vendere uva a prezzo di costo nel primo
“Negozio Zanardi” sotto il palazzo comunale, oggi Case Zanardi porta avanti un
progetto centrato su distribuzione di frutta e verdura e sostiene i più poveri
con gli Empori solidali che mirano a coinvolgere la cittadinanza nei gesti di
solidarietà. La finalità che la
Rete Zanardi di supporto al lavoro intende perseguire, ha
ricordato Raffaele Sacchetti, è la co-progettazione e la realizzazione di
interventi e azioni finalizzati all'inserimento lavorativo di persone in
condizione o a rischio di esclusione sociale. Si rivolge alle persone ammesse
agli Empori solidali Case Zanardi, alle persone segnalate dalla Rete Zanardi
(con particolare attenzione a donne a rischio di esclusione sociale, giovani
18-25 in
percorsi di autonomia post-accoglienza), alle persone inserite in progetti
dell’Istituzione per l'inclusione sociale e comunitaria Achille Ardigò don
Paolo Serra Zanetti.
Il 17 ottobre Ass. Youkali, insieme a Case Zanardi,
realizzerà una micro performance centrata su un discorso di Zanardi pronunciato
al Teatro Comunale di Bologna nel 1919 sulla necessità di democratizzare la
cultura permettendone il godimento a tutti i lavoratori e lavoratrici. La
performance, affidata all’attrice Simona
Sagone, verrà ripetuta in tre luoghi simbolici legati alla figura di Zanardi.
Alle 17: 30 si apriranno le porte del foyer del Teatro Comunale, concesso
gratuitamente grazie all’intervento del Sindaco Virginio Merola, per il libero
accesso dei cittadini alla breve performance; alle 18:15 verrà ripetuta di
fronte al Comune di Bologna in Piazza Maggiore e alle 19:00 sotto il portico
del Mambo (ex forno del Pane voluto da Zanardi).
Il 18 ottobre il palinsesto di Radio Città Fujiko sarà
dedicato alla figura di Francesco Zanardi attraverso interviste a storici e
politici della nostra città, insieme a drammatizzazioni di alcuni suoi discorsi
celebri, nonché pillole di narrazioni della sua vicenda umana e politica in
collaborazione con il gruppo Media allo scoperto di Youkali. Sentiremo le voci,
afferma Alfredo Pasquali presidente della radio emittente, degli storici Marco
Poli e Paola Furlan, insieme a quelle di figure politiche della Bologna di oggi
a cominciare dal Sindaco Merola, per proseguire con Simona Lembi che nel 2014,
da Presidente del Consiglio Comunale curò le celebrazioni per il centenario
dell’insediamento a Palazzo D’Accursio di Zanardi, per proseguire con realtà
cittadine importanti che proseguono idealmente il programma di Zanardi come
Case Zanardi e Cucine Popolari.
Il culmine della commemorazione si terrà alla Certosa di
Bologna la sera del 18 ottobre alle 21:00 con una replica straordinaria dello
spettacolo itinerante “Zanardi: pane, alfabeto e socialismo” di Associazione
Youkali con la consulenza scientifica del Museo Civico del Risorgimento,
scritto e interpretato dall’ attrice Simona Sagone con l’accompagnamento di
Salvatore Panu alla fisarmonica, spettacolo già ospite della stagione estiva
2017 della Certosa di Bologna, che ha visto il tutto esaurito delle tre repliche
nonché l’applauso dei pronipoti di Zanardi, Stefano e Guido Zanardi. Lo
spettacolo verrà introdotto tematicamente da Serafino D’Onofrio presidente di
AICS Bologna.
Lo spettacolo è nato, racconta l’autrice Simona Sagone,
dalla collaborazione tra l’Associazione Youkali e AICS Bologna. “Nella sede di
AICS ho incontrato, attraverso un manifesto dell’iniziativa “Il pane di
Zanardi”, la figura di Francesco Zanardi incuriosendomi e nel 2017, per il
centenario del forno del pane voluto dall’allora sindaco, ho deciso di scrivere
uno spettacolo che ripercorresse la vicenda umana e politica di questo
straordinario personaggio” ha spiegato Sagone.
La drammaturgia prevede 5 stazioni durante le quali sono
personaggi femminili a raccontare l’ex sindaco bolognese. La narrazione del
coinvolgimento del giovane Zanardi nelle lotte contadine del mantovano, terre
dalle quali proveniva, è affidato ad una contadina di Poggio Rusco.
La personificazione di Bologna, indicata dalle cronache di
primo novecento come "bella addormentata sopra un cumulo di letame" è
la protagonista della seconda scena, rappresentata mentre viene svegliata dalla
squilla socialista il giorno delle elezioni comunali del 28 giugno 1914 che
porteranno Zanardi a Palazzo D’Accursio.
La moglie di Zanardi, Angiolina, porta nella terza scena il
pubblico nel clima che regnava a Bologna nel 1920, nei giorni terribili della
Strage di Palazzo d' Accursio, durante la quale i fascisti spararono tra la
folla e nella sala del Consiglio all' insediamento della giunta di Ennio Gnudi,
successore di Zanardi.
E’ una bidella della prima scuola all’aperto del Regno, le
Ferdinando Fortuzzi, a ricordare la visita di Vittorio Emanuele III ai tre
padiglioni scolastici dei Giardini Margherita a cui seguì la passeggiata al
Forno del Pane che valse alla giunta socialista i complimenti del sovrano. La narrazione della bidella rievocherà poi il
passaggio dalla monarchia alla Repubblica ricordando anche l’elezione del
Sindaco Dozza che volle accanto Zanardi sul balcone di Palazzo D’Accursio il 24
marzo del ’46, mentre il popolo nella piazza inneggiava ad una fusione delle
forze di sinistra.
Tocca infine ad una cantante lirica rievocare
l’entusiasmante discorso di Zanardi al Teatro Comunale di Bologna il 14 aprile 1919, in occasione della
prima delle 4 rappresentazioni gratuite di teatro popolare da lui volute, a
sottolineare l’impegno di questo straordinario uomo politico a favore
dell’elevazione spirituale del popolo attraverso l’arte.
Lo spettacolo, in data unica, a prenotazione obbligatoria al
333477419 o utilizzando la mail info@youkali.it, inizierà alle ore 21:00 con
ritrovo alle ore 20.30 presso l'ingresso principale in via della Certosa 18
(cortile chiesa) e avrà luogo anche in caso di maltempo.
Chiuderanno il ciclo di iniziative commemorative le presentazioni di due volumi: il 18
ottobre, alle 17:30, presso l’Archivio Storico Comunale in Via Giuseppe Tartini
n. 1 sarà la volta di “Caro zio Francesco" di Stefano Zanardi che contiene
ideali lettere scritte dal pronipote di Poggio Rusco all’illustre avo, incontro
a cura della Dott.ssa Paola Furlan
responsabile dell’Archivio Storico del Comune di Bologna alla presenza del
Sindaco Virginio Merola insieme all’autore e a Don Stefano Ottani, Parroco di
Santi Bartolomeo e Gaetano; il 3 novembre, in orario da definire, presso la Casa delle Associazioni il
Baraccano, AICS Bologna e Comitato regionale Aics Emilia Romagna proporranno al
pubblico alcune riflessioni tratte dal volume "Cultura e Sport a Bologna
negli anni della Grande Guerra” curato dalla stessa Dott.ssa Paola Furlan,
ragionando su come l’amministrazione di Zanardi sia riuscita a mantenere la
promessa di porgere aiuto e sostegno ai civili rimasti, alla gioventù e alle
famiglie dei combattenti. Le società sportive, come emerge dalla lettura del
libro, nel passaggio tra la guerra e la pace, hanno fatto la loro parte
consapevolmente, con dedizione, coraggio e alto senso civico, dimostrando alla
città di essere portatrici di solidarietà, beneficenza, educazione alla vita
attiva e partecipata.
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