L’opera,
curata da Giacomo Mariani, prende in esame più di trenta processi
svolti dall’Inquisizione romana a Imola. L’imponente lavoro di
analisi delle fonti ha permesso di riordinare e restituire continuità
ad una collezione di informazioni che si presentava tanto ricca
quanto disordinata. L’Archivio Diocesano di Imola è infatti tra i
più nutriti a livello nazionale su questo tema e ha reso possibile
una stesura completa e dettagliata.
Il libro è diviso in due
volumi che corrispondono alla divisione presente nel fondo
archivistico, effettuata agli inizi del Settecento. Nel primo sono
analizzati gli inizi dell’Inquisizione in Romagna (1551-1570), nel
secondo i suoi sviluppi verso la fine del secolo (1581-1592). Si può
notare un’assenza di fonti lunga dieci anni, verosimilmente già
perdute nel riordino del XVIII secolo.
I casi raccontati vanno da
esempi molto famosi (come il processo ad Alessandro Ressa, primo
documentato della storia imolese) ad altri meno noti. Ogni processo è
presentato prima in forma descrittiva, con una contestualizzazione
storica e sociale che aiuta il lettore a comprendere la vita di quel
periodo, e successivamente attraverso le fonti degli archivi, che
raccontano passo dopo passo le testimonianze delle persone
coinvolte.
Attraverso la lettura dell’attività del tribunale
ecclesiastico si ottiene uno spaccato della città di Imola e delle
sue campagne, nella seconda metà del XVI secolo. Un libro per
scoprire come vivevano e pensavano i cittadini di cinquecento anni
fa, nel loro rapporto con la religione, con le autorità e molto
altro.
Ufficio stampa Diocesi di Imola
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